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diVENERDÌ PENSIERI E PAROLE IN PILLOLE

QUESTIONE DI TRASPARENZA

Umberto Domizioli

Per arginare la vulgata popolare che vuole la discarica Cornacchia nociva per la salute dei cittadini, il Sindaco di Maiolati Spontini Umberto Domizioli, ha scritto una lettera aperta, articolata e appassionata. Ne riprendo un breve stralcio: “I risultati e gli esiti dei controlli, le verifiche e le analisi stabiliti con livelli di sicurezza e frequenza maggiori di quelli previsti dalla legge, eseguiti dall’ASUR, dall’ARPAM, dall’Università Politecnica delle Marche, dal Comune di Maiolati Spontini, non hanno mai rilevato alcun impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente”. E ancora: “In tutti questi anni mai, e sottolineo mai, si è verificato un episodio di inquinamento del terreno, dell’acqua o dell’aria”. Quindi, sgombrate dal campo le fondamentali pregiudiziali sulle tematiche ambientali, è necessario capire il motivo per cui diversi Sindaci di comuni limitrofi, vedi Castelbellino, Monte Roberto, Belvedere Ostrense, restano sulle barricate, e continuano a dichiarare guerra alla discarica. Motivi economici ? Vecchie ruggini di campanile ? Oppure, avranno nel cassetto soluzioni alternative e migliori ? Spero di ricevere ben presto anche le loro motivazioni. Domizioli parla di “un becero attacco al Comune di Maiolati Spontini”. Vorrei mi convincessero che si tratti di un roboante vittimismo, e non di una triste realtà.

 

ROBERT RENZEL

monumento Pergolesi

Nei mesi scorsi gli Jesini hanno riscoperto Giovanni Battista Pergolesi. Alcuni non conoscevano nemmeno il suo nome di battesimo, in pochissimi sanno fischiettare un aria delle sue opere musicali, ma la statua in suo onore ha diviso in due l’opinione pubblica. Da una parte l’Amministrazione Comunale, decisa a spostare di qualche metro la statua, per consentire di attuare il progetto di restyling su Corso Matteotti.  Dall’altra, cittadini più o meno noti riuniti in comitati e critici d’arte, uniti sotto il motto “Pergolesi non si tocca”. Si sono dati degli incompetenti e bugiardi a vicenda. Abbiamo assistito ai fuori onda del Sindaco, e alle piroette di Sgarbi. Come in una scena disegnata da Guareschi, con Peppone e Don Camillo, o come quando dalla radio, Mario Ferretti faceva accapigliare gli sportivi, tra i seguaci di coppi e i tifosi di Bartali. Ora, mentre i motori della diatriba stanno per riaccendersi, il neo Assessore Renzi dichiara candidamente che il progetto relativo a Piazza Pergolesi può essere tranquillamente rivisto. E no, così non si fa. Non si possono buttare a mare mesi di campagna elettorale. Non si può annientare il gusto di un voto Referendario.  In questo modo si mette in discussione quell’ordine costituito per cui, al di là dell’interesse generale, bisogna prendere una posizione, e portarla avanti strenuamente, anche di fronte alle evidenze contrarie. Caro Assessore, siamo a Jesi in Italia, non a Waiblingen in Germania.

 

ARRIVA LA FIERA

Corso Matteotti , fiere di San Settimio

La fiere di San Settimio sono alle porte, e la notizia è che le domande per l’assegnazione di un punto vendita sono state ben 631, rispetto ai 574 posti disponibili. Una controtendenza evidente rispetto agli ultimi anni, ma l’arcano è presto svelato.

La concessione è valida fino al 2029. Voglio sperare che i commercianti non vogliano propinarci la stessa merce per tutto questo tempo. Provate a mettere in bocca un “croccante” vecchio di dodici anni, e vi troverete del cemento armato tra i denti. La verità è che le fiere sono una cosa seria. Che Settembre sarebbe senza acquistare 16 mutande elasticizzate al prezzo di 15, un nuovo panno multiuso fatto con la pelle di muflone nano, e un cacciavite a stella con 23 punte e il bottone magico che lo fa diventare un comodo apri bottiglia ?  I nostri anziani, che accoglievano l’arrivo delle bancarelle con il cuore pieno di gioia, ma con il portafogli vuoto, ammonivano i piccoletti di casa con un consiglio, che allora avrebbe meritato il premio Nobel al commercio internazionale, ma che resta valido tutt’oggi: “al primo giorno di fiera si guarda, al secondo si tratta, e solo al terzo si compra”. Così mi prendo anche le maledizioni dei venditori, che però si sa, portano bene.

 

 

ALT! NON SI PASSA

‘nonni paletta’: attraversamento pedonale scuola

La riapparizione in strada dei “nonni paletta” ci consegna la percezione reale che l’anno scolastico è ricominciato.

Non so chi abbia coniato questa definizione, ma oltre che nonni, potrebbero essere chiamati anche zii, o cugini.

Il loro compito è quello di far attraversare in sicurezza bambini e studenti. Vestiti di arancione, tutte le mattine sono pronti a sfidare le intemperie climatiche, e soprattutto le imprecazioni degli automobilisti, che con cellulare in mano, cintura slacciata e occhi semichiusi, chiaramente non vorrebbero fermarsi qualche secondo davanti alle strisce bianche. Non hanno l’autorità del vigile urbano, ma svolgono la propria mansione con apprezzabile rigore; inoltre, redarguiscono il genitore che, con la macchina in terza fila, lancia il proprio figliolo dal finestrino, e provano a consolare quella bambina che di entrare in classe proprio non ha voglia. Dall’alto di questa rubrica, propongo di sperimentare il loro utilizzo anche in altri punti critici della città. Forse, leggeremo qualche brutta notizia in meno.

 

 

SERA D’OTTOBRE

foglie d’autunno

Ho sempre ritenuto l’Autunno una stagione particolarmente affascinante.

Sulle strade si posano strati di foglie dai colori unici. Le castagne appena arrostite, emanano quel calore che serve a compensare la prima brezza fresca.

La legna da preparare in vista del Generale inverno.

Mi viene in mente mio nonno, che mi insegnava con cura a mangiare il melograno.

Il gusto del primo sorso di vino novello.

Per accogliere al meglio l’autunno che verrà, e augurarvi di viverlo alla grande, questa volta mi affido alle parole di Giovanni Pascoli.

Lungo la strada vedi su la siepe,

ridere a mazzi le vermiglie bacche;

nei campi arati tornano al presepe

tarde le vacche.

Vien per la strada un povero che il lento

Passo tra foglie stridule trascina :

nei campi intuona una fanciulla al vento :

fiore di spina…

 

(Rubrica a cura di Marco Pigliapoco)

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