Segui QdM Notizie
;

Archivio

diVENERDÌ PENSIERI E PAROLE IN PILLOLE

SQUIT !

Rudolph Giuliani, nel periodo in cui era Sindaco di New York, decise di lanciare una crociata contro i ratti che invadevano impropriamente la metropoli. Spese ingenti somme di denaro, e chiamò esperti da tutto il mondo, ma alla fine dovette alzare bianca. Nulla da fare, la guerra fu miseramente persa. Jesi non è New York, e non le assomiglia nemmeno, ma la notizia di una donna morsicata da un topolino, riporta in auge il problema anche nella nostra città. Girando per i vicoli del centro storico, si può notare la presenza di tanti “simpatici” roditori ad ogni ora del giorno, e sembrano anche in buona salute, considerate le loro dimensioni extra large. La questione va presa di petto, per tutelare la salute dei cittadini, oltre che l’igiene e il decoro urbano. I gatti domestici, dopo aver gustato delle prelibate crocchette e con la poltrona che li aspetta, rimandano puntualmente la caccia al giorno successivo. I randagi, riunitisi in assemblea, hanno optato all’unanimità per una resa incondizionata. Assodato quindi, che non ci si può avvalere dell’aiuto dei felini, la missione per debellare la presenza dei topi deve comunque partire. L’elmetto passa al Sindaco Massimo Bacci, sperando che abbia maggior fortuna rispetto a Giuliani.

 

TI AMO IN TUTTI I MURI DEL MONDO

Nonostante facebook, whatsapp e simili, la pratica di scrivere sui muri delle città resta sempre di moda. Al compositore armato di bomboletta spray, non interessa se sta imbrattando una facciata barocca o quella di un alloggio popolare. Il suo obiettivo è quello di trovare uno spazio libero per farci sapere quello che gli passa per la testa. Conosciamo cosa pensa di Renzi e Berlusconi, sappiamo che ama una certa Claudia di turno alla follia. Quando invece vuole dar sfogo alla creatività, si esprime in caratteri simili al cirillico, oppure partorisce degli scarabocchi ignobili. A lui, voglio lanciare un messaggio: fai attenzione a quella Claudia, perché è amata da almeno altri otto tuoi colleghi. Ma soprattutto, se non riesci a fermare il tuo istinto dI “scrittore da muro” prima che passi un vigile a multarti, o esca un proprietario di quel palazzo che hai preso di mira ad assestarti un paio di ceffoni, fai un bel corso di grafia e studia un pochino di educazione all’immagine. L’occhio vuole la sua parte.

 

CENNI STORICI

Gli infuocati derby calcistici tra Jesina e Ancona degli anni 60/70/80 restano indelebili nella memoria di chi li ha vissuti, e suscitano magiche fantasie tra i più giovani. Ma non tutti sanno che la rivalità tra le due città nasce ben prima, ed esula da motivi sportivi.  A raccontarlo, tra gli altri, è lo storico Carlo Vernelli. “Una Domenica di settecento anni fa, sulla piana di Camerata Picena, viene combattuta una feroce battaglia, esito finale di una annosa contesa tra Ancona e Jesi. Da una parte Ancona, di tradizione guelfa a capo di una lega di città formata anche da Ascoli, Senigallia e Umana (oggi Numana). Dall’altra parte Jesi, da sempre schierata contro Ancona, anch’essa in testa ad una lega di cui fanno parte Osimo, Macerata e San Severino. Della battaglia non si sa molto, ma deve essere stata sanguinosa come tutte le lotte fratricide, al punto, si disse, che a causa del sangue che scorreva lungo la valle (oggi la zona industriale di Camerata), l’erba divenne amara. L’esito? L’esercito anconetano viene distrutto, e la città dorica perde anche carroccio e vessilli, i prigionieri vengono condotti a lesi e costretti a sfilare sottoposti al pubblico ludibrio, mentre le teste degli uccisi vengono portate in corteo sulla punta delle lance.” Tranquillizzo gli amici Anconetani: non ho alcuna velleità bellica, e vi aspetto come sempre a braccia aperte. Ho solo sfoderato un po’ di orgoglio Jesino.

 

SCUOLA DI CAMPIONI

Elena Tangherlini

Mentre Elisa Di Francisca passeggia felice lungo Corso Matteotti con il piccolo Ettore, le altre giovanissime ragazze del Club Scherma Jesi continuano a mietere successi in giro per l’Europa. Bravissime, Serena Rossini ed Elisa Tangherlini, che sono salite sul podio in Coppa del Mondo under venti, a Londra. La semina portata avanti con amore dal presidente Alberto Proietti Mosca e dai suoi maestri continua a regalare frutti d’oro, e lascia fare dolci sogni in visto di Tokyo 2020. A conti fatti, dal lontano 1984, quando Stefano Cerioni si impose a Seul, Jesi grazie alla scherma è sempre stata presente ai giochi Olimpici, ed ha puntualmente trionfato, regalandoci emozioni uniche. Aspettando il prossimo capitolo della saga vincente, propongo ufficialmente all’ Unesco di inserire la palestra di Via Solazzi tra i suoi patrimoni.

 

 

SCENDE LA PIOGGIA

Dopo un lungo periodo di assenza, la pioggia ha fatto capolino anche dalle nostre parti. Il fiume Esino ha ripreso vigore, e gli agricoltori hanno tirato un sospiro di sollievo. I nostalgici della battigia iniziano di già a sbuffare, ma nel complesso la Città ha retto bene all’urto di qualche millimetro d’acqua. Io, ho distrutto il primo ombrellino della stagione. Uno di quelli piccolini, comodo da mettere in borsa, ma alla prima folata di vento, è rimasto soltanto lo scheletro. Per non farmi trovare impreparato, ne ho subito acquistato un altro, questa volta grande, di colore rosso acceso, in modo che possa catturare la mia attenzione. Lasciare gli ombrelli dove capita è una mia peculiarità da quando era alto, più o meno come un puffo. Sono anche stato medaglia d’argento di “scomparsa ombrellifera” agli Europei di Tontopoli, con un record personale aperto di 3568 smarrimenti. Ora, ho deciso di impegnarmi per lasciare il mio posto nel Club degli sbadati ad altri aspiranti portenti, e proverò con tutte le mie forze a completare un inverno intero con un solo ombrello, ma ho bisogno del vostro aiuto. Se ne vedete uno rosso, abbandonato a se stesso, contattatemi. Sarà certamente il mio.

 

(Rubrica a cura di Marco Pigliapoco)

®RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

News