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Cronaca

JESI VIA GALLODORO: E’ CAOS TRAFFICO NELLE ORE DI PUNTA ED IL SABATO MATTINA

JESI, 11 ottobre 21017 – Via Gallodoro la strada più intasata di Jesi. In certe ore della giornata ed il sabato mattina per fare oltre due chilometri si fa prima a piedi che con l’auto. 

In pratica una delle strade per molti obbligata, asse Sud, considerato che le alternative sono davvero poche, è un vero incubo per gli automobilisti  soprattutto nei pressi dei centri commerciali tra le rotatorie di via Gallodoro vecchia, davanti all’Asur e agli uffici dell’Inps, fino a via Roma, dopo l’Arcobaleno, davanti alla Fornace.

La strada diventa una sorta di prigione per gli jesini e non al volante soprattutto in direzione Roma.

I tempi di percorrenza? Tra le 17,30 e le 19 del pomeriggio, ed il sabato mattino, per fare 2 chilometri e 200 metri ci vogliono circa 20 minuti. Per non parlare degli automobilisti che provengono dalla zona Industriale quando i chilometri da percorrere minimo si raddoppiano, come i minuti di percorrenza.

Una strada con ben sei rotatorie da via Ricci a via Roma e dove le attività di utilità pubblica sono numerose: uffici di poste italiane, uffici Inps, poliambulatorio Asur 5, vigili del fuoco, croce rossa italiana, guardia medica, scuola elementare, stazione ferroviaria, chiesa.

Il problema sicuramente sta sul tavolo di chi ha la competenza a studiare e cercare di risolvere la situazione ma esiste da decenni ed è impossibile che nessuno riesca a trovare una pur minima soluzione. Un piano regolatore progettato ed attuato a suo tempo che in questa zona ha accentrato tutti i centri commerciali senza capire l’evoluzione che nel tempo si è consumata on tutte le problematiche che ora comporta.

I cittadini a volte sono esasperati, si attaccano al clacson, fanno inversione, tentano qualche escamotage per le vie laterali ma il successo di trovare una alternativa migliore ed immediata è infinitesimale.

Per non parlare poi dell’inquinamento causato dagli scarichi delle auto in transito.

Sicuramente spetta alla politica e agli amministratori comunali metterci le mani e non sarebbe mai troppo tardi iniziare a mettercele ed individuare una soluzione che poi ci vorranno anni per metterla in pratica.

(e.s.)

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