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il parere dell’esperto

BENESSERE ALIMENTAZIONE E GASTRITE: UN PICCOLO SACRIFICIO PER UN GRANDE BENEFICIO

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione. 

 

Chiara Picardi, Biologa e Nutrizionista

 

 

 

ALIMENTAZIONE E GASTRITE: UN PICCOLO SACRIFICIO PER UN GRANDE BENEFICIO

Sono tantissime le persone che soffrono di bruciori di stomaco o reflusso gastro esofageo in maniera ricorrente, situazione che può essere scatenata o peggiorata da scorrette abitudini alimentari.

Per la cura, nella maggior parte dei casi, è necessario un trattamento farmacologico, ciò non toglie che un adeguato stile di vita e un’alimentazione corretta contribuiscano al miglioramento dei sintomi e alla guarigione.

Come principio generale vanno limitati gli alimenti che possono stimolare la secrezione acida dello stomaco o peggiorare l’infiammazione. Sono da evitare cibi ricchi di grassi saturi (salumi e insaccati, formaggi fermentati e grassi, latte intero, strutto, lardo, panna da cucina, burro, carni rosse grasse e dolci elaborati), prodotti lievitati, cotture troppo speziate, elaborate, a temperature elevate o troppo prolungate (es: fritti, soffritti, bolliti e stracotti).

Pesce grasso come salmone e anguilla, salato e inscatolato può portare anch’esso a disturbi digestivi.

Le indicazioni più conosciute sono quelle di evitare alcolici e superalcolici, sostanze eccitanti come il caffè, il the, sciroppo e caramelle alla menta, le bevande ghiacciate, colorate e troppo gasate, gelati e granite, il succo di pomodoro, l’aceto di vino, succhi di frutta, salse già pronte e spremute d’agrumi e infine ahimè il cioccolato che è un vero nemico dello stomaco.

Molto importante è evitare di mangiare pane poco cotto e di tostarlo sempre preferendo un buon prodotto a lievitazione naturale.

Molte persone, in seguito ai forti dolori di stomaco e mancanza di appetito, si preparano delle minestrine pensando che siano di facile digestione, in realtà come qualsiasi cibo di consistenza liquida la sera, brodi di carne o vegetali, minestroni a pezzi e formaggi aumentano l’acidità e il reflusso.

Ovviamente anche gli alimenti piccanti quali: spezie (paprika, noce moscata e zafferano), peperoncino aggravano la sintomatologia così come alcuni tipi di verdura e frutta come: agrumi, kiwi, pomodoro, frutta poco matura, legumi non passati, funghi e peperoni.

Si può consumare senza fastidi ad esempio: zucchine, zucca, carote, piselli, broccoli (non sempre indicati per chi soffre di gonfiore) finocchi crudi e cotti, insalata dalla foglia tenera, rape, bietole, asparagi, patate, mela, pera, banana.

Come comportarsi a tavola.

Mangiare e masticare lentamente e non sdraiarsi subito dopo i pasti. Evitare pasti troppo abbondanti. Mangiare a orari regolari, concentrare i pasti proteici la sera poiché più digeribili. Frazionare l’assunzione dei cibi in almeno 5 pasti al giorno (prima colazione nutriente – spuntino del mattino – pranzo – spuntino del pomeriggio – cena leggera). Non si possono saltare i pasti principali, perché i digiuni prolungati aumentano l’acidità dello stomaco e non sono utili per perdere peso.

Dott.ssa Chiara Picardi

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