il parere dell’esperto
BENESSERE SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO (PCOS) E ALIMENTAZIONE
19 Maggio 2018
Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.
Chiara Picardi, Biologa Nutrizionista
SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO (PCOS) E ALIMENTAZIONE
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS oppure sindrome dell’ovaio micropolicistico) è la causa più comune di infertilità femminile relazionata all’assenza di ovulazione. Molte donne non sanno di soffrire di ovaio policistico finché non cercano una gravidanza. Il termine “policistosi ovarica” o PCOS si riferisce alle molteplici cisti (sacche riempite di fluido) che crescono in una o in entrambe le ovaie.
La sindrome dell’ovaio policistico può essere gestita con un semplice cambio dello stile di vita senza arrivare a diete terribili o esercizio fisico estenuante. Modificare la qualità del cibo e mangiare sano è una parte essenziale della gestione della PCOS.
Molti articoli scientifici asseriscono che attività fisica e alimentazione siano dei fattori essenziali nella gestione della sindrome dell’ovaio policistico. Le pazienti con PCOS hanno grosse difficoltà a perdere peso e questo le rende suscettibili a complicanze importanti come il diabete e le malattie cardiache. Una dieta povera in grassi e con cibi a basso indice glicemico come pesce, frutta, vegetali, legumi e cereali integrali, unita ad un moderato esercizio fisico migliora tutti i sintomi della sindrome dell’ovaio policistico, riducendo anche l’insulino resistenza. La dieta da sola può offrire molti benefici soprattutto nella gestione della glicemia, del peso e della cronologia mestruale.
CONSIGLI UTILI:
- NON DIGIUNARE: Distribuire il cibo nel corso della giornata, aiuta a prevenire livelli molto altalenanti di glicemia, insulinemia e della fame. Assumere pasti regolari e snacks nel corso della giornata evita grandi assunzioni di cibo la sera: Mangiare più spesso non significa mangiare di più.
- Assumere ogni giorno una certa varietà di cibi salutari: vegetali, frutta (evitando/limitando i frutti più zuccherini: cachi, fichi, uva e banane), cereali integrali, evitando ad ogni pasto grandi quantità di carboidrati. Consumare pasta cotta al dente.
- Includere sempre una moderata assunzione di proteine preferendo: carne bianca, pesce, uova, latticini magri, frutta con guscio, legumi e soia. Le proteine inoltre aggiungono quel senso di sazietà che aiuta a perdere peso.
- grassi in piccole quantità ma di qualità: si a grassi monoinsaturi (olio d’oliva) ed omega 3 (pesce, alghe, legumi, frutta secca, cereali integrali). Limitare cibi con alti contenuti di grassi e zuccheri che contribuiscono all’aumento di peso e all’elevazione dei livelli di insulina.
ALIMENTI A CUI PRESTARE ATTENZIONE:
- ALIMENTI AD ALTO INDICE GLICEMICO (>60): zucchero, patatine, riso, torte, dolci, bevande zuccherate e gasate, wafer, biscotti (cereali raffinati), ingredienti quali: destrosio, zucchero, sciroppo di glucosio
ATTIVITA’ FISICA E PCOS
Cercare di essere attivi tutti i giorni (camminare, correre ecc.. ), almeno tre volte la settimana per circa un’ora. Il movimento Insieme ad una adeguata alimentazione è necessario per aiutare i tessuti e in particolare il muscolo ad utilizzare meglio gli zuccheri e ad avere una efficiente risposta all’insulina.
INTEGRATORI NATURALI PER LA PCOS
La gamma di integratori più consigliati da parte dei gincecologi sono a base di myo-inositolo, uno “zucchero” alcolico che oltre ad essere assunto con la dieta viene sintetizzato dal nostro organismo. La sua carenza è collegata nelle donne con ovaio policistico all’insorgenza dell’insulino-resistenza, mentre la sua assunzione aiuta il ritorno dell’ovulazione, del ciclo mestruale e della possibilità di fare figli. Non è una molecola magica ma è cruciale nel mantenere uno stato di ottima salute. Chiedere sempre il parere del medico prima dell’assunzione.
Dott.ssa Chiara Picardi
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