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CASTELPLANIO CASO CHIKUNGUNYA, ALTRI 2 NOTTI DI DISINFESTAZIONE SELETTIVA

CASTELPLANIO, 16 settembre 2017 – L’uomo di 65 anni residente a Castelplanio, punto da una Aedes albopictus (ovvero da una zanzare tigre), e che ha contratto la chikungunya sta bene. L’uomo è strato curato presso l’ospedale Profili di Fabriano e le sue condizioni sono state definite “buone”.

Altri dettagli importanti: il paziente è stato dimesso nella giornata di ieri e l’esito della malattia è generalmente favorevole, anche se i dolori articolari in alcuni casi possono perdurare per diverse settimane.

L’uomo durante lo scorso mese di agosto si è trovato ad Anzio, e proprio nella città laziale sono stati segnalati quasi 50 casi. A scopo precauzionale sono state disposte disinfestazioni a Fabriano (zona intorno Ospedale, per altri due giorni dalle 2.30 alle 5).  Già avviata anche nei pressi della residenza dell’uomo di Castelplanio (che vive in campagna) e che durerà per altre due  notti come da protocollo.

Orgogliosa di come è stata gestita la vicenda il Sindaco di Castelplanio Barbara Romualdi.”Abbiamo seguito alla lettera tutti i protocolli e fatto scattare immediatamente la disinfestazione. Poi vorrei anche evidenziare  per i cittadini non c’è stato niente da temere”.

Ma cos’è la chikungunya?

Il virus viene comunemente trasmesso comunemente attraverso le zanzare della specie Aedes albopictus, ovvero le zanzare tigre. Il periodo di incubazione è in genere compreso tra i 2 ed i 12 giorni, quando iniziano a manifestarsi i primi sintomi che sono febbre e dolori alle articolazioni. Il nome “chikungunya” infatti deriva dalla lingua africana swahili che significa “ciò che curva” o  il altre declinazioni “contorce”.  maniera tale da limitare i movimenti delle persone colpite dalla malattia.

Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. L’esito della malattia è generalmente favorevole anche se i dolori articolari in alcuni casi possono perdurare per diverse settimane.

La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà utile quindi per coloro che intendano recarsi nelle zone in cui è presente il virus seguire le precauzioni generali per difendersi dalle punture delle zanzare, come ad esempio indossare vestiti che non lascino scoperte parti del corpo, utilizzo di repellenti su quelle parti rimaste scoperte.

Importante utilizzare i repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte, tenendo presente che il sudore però ne riduce l’effetto. Donne incinte e bambini dovrebbero consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai 3 mesi, per i quali l’utilizzo è invece sconsigliato.

 

(s.s.)

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