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Chiaravalle

CHIARAVALLE NELL’AUTO UN “TESORO” DA 325 MILA EURO DI CAPI DI ABBIGLIAMENTO RUBATI DA GISA, ARRESTATO UNO SLOVENO

Interno della boutique Gisa

CHIARAVALLE, 25 maggio 2017 – Ha un volto ed un nome il ladro arrestato ieri mattina (24 maggio) dalla polizia autostradale di Forlì accusato di aver compiuto il maxi furto di oltre 300 mila euro di capi costosi e celebri di abbigliamento femminile e borse di griffe famose nella boutique Gisa di via Rosselli a Chiaravalle. Il malvivente ha 48 anni, è un cittadino sloveno, risulta senza fissa dimora e viaggiava al volante di un suv 5008 Peugeot, rubato a Milano il 15 maggio scorso. Proprio ieri mattina, il centro operativo della polizia stradale di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna aveva segnalato il furto del suv Peugeot  avvenuto a Milano una settimana prima e, poco dopo, una pattuglia della polizia autostradale di Forlì, in collaborazione con un’altra di Ravenna, rintracciava il veicolo e lo bloccava all’altezza del chilometro 81 della carreggiata Nord dell’autostrada A 14.

La perquisizione della Peugeot 5008, che era stipata di capi di abbigliamento ed accessori, permetteva ai militari di rinvenire a bordo dell’auto numerosi attrezzi atti allo scasso e di moltissimi abiti griffati e borse di grandi firme per un valore di circa 325 mila euro. C’è voluto poco per capire che si trattava delle merce griffata rubata poche ore prima dai malviventi nella prestigiosa boutique chiaravallese. Il sedicente sloveno, dopo essere stato sottoposto a rilievi foto segnaletici, in considerazione dei gravi indizi emersi a suo carico, veniva sottoposto al fermo di polizia giudiziaria ed è stato ristretto presso il carcere di Forlì. “Voglio ringraziare la polizia autostradale emiliano romagnola – dice Toni Tanfani, il figlio di Gisa, titolare della boutique – per la splendida operazione che ha portato alla cattura del malvivente e al recupero di gran parte della nostra merce. Da 25 anni non subivamo furti così”.

Da un primo ed ancora sommario inventario, infatti, sembra che quella ritrovata nella Peugeot condotta dal quarantottenne sloveno sia la gran parte della merce rubata ma non tutta: ad un primo esame mancano ancora diversi abiti e alcune borse di pregio, segno evidente che il malvivente non ha agito da solo ma in collaborazione con alcuni complici. Del resto, le modalità del furto da Gisa avvenuto alle 4 della notte tra lunedì e martedì scorsi non lasciano spazio ad interpretazioni: i ladri erano dei professionisti a caccia di griffe importanti che avevano studiato il colpo nei dettagli, silenziando col poliuretano espanso gli allarmi, sprangando i portoni delle abitazioni vicine in maniera da non far uscire persone che avrebbero potuto vederli e poi identificarli ed agendo con grande abilità in pochi minuti. Dopo un quarto d’ora dall’allarme, infatti, era intervenuto sul posto un addetto alla vigilanza notturna proveniente da Jesi che però non aveva trovato traccia dei malfattori che se ne erano andati con un malloppo molto cospicuo: oltre 40 borse di grande valore e molti capi di abbigliamento di Dolce e Gabbana, Balenciaga, Givenchy e delle firme più prestigiose. “Sembrava che sapessero proprio dove colpire – dicevano ieri mattina i dipendenti della boutique chiaravallese – perché hanno rubato la merce più costosa”. Fortunatamente, però, grazie alle indagini delle forze dell’ordine e all’intervento della polizia autostradale emiliana la fuga di uno dei ladri è durata poco e si è riusciti anche a ritrovare gran parte dei capi di abbigliamento e degli accessori trafugati da Gisa. Chiaramente le ricerche proseguono perché certamente sono ancora a piede libero i complici del malvivente sloveno che è stato arrestato ed è ora rinchiuso nel carcere di Forlì.

 

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