Segui QdM Notizie

Ricette per il sorriso

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

LETTERA AL BOSS 2.0

gioia1Caro Dio,

non hai risposto alla mia precedente lettera, non sei tanto educato eeh. Comunque già che ci sono, te ne scrivo un’altra, perché alcune cosette a cui hai messo mano, scusa se mi permetto, ma non ti sono riuscite benissimo e bisogna che qualcuno te le dica certe robe, perché altrimenti quando impari??

Allora, partiamo dall’inizio: la genesi. Ricapitolando: il primo giorno hai fatto la luce, il letterasecondo il cielo e il mare, il terzo gli alberi, il quarto il sole e la luna, il quinto i pesci e gli uccelli, il sesto l’uomo, il settimo ti sei riposato. Altissimo, scusa eh: perché diamine l’uomo me lo hai fatto il sesto giorno quando eri stanco morto dopo tutto quel popò di roba che avevi fatto?? E poi ci lamentiamo che i maschi non capiscono un cazzo?? Ma Signore, dai…non era difficile: l’uomo andava fatto PRIMA…al massimo al terzo giorno…varrà più di un albero tuo figlio, no?? Oppure, se proprio volevi dare la precedenza a Terra e animali, allora prima ti dovevi riposare, e alla fine, al settimo giorno, quando eri bello fresco, a mente lucida, mi facevi il maschio… E infatti, mentre non te reggevi in piedi dalla stanchezza, come me l’hai creato ‘sto por’òmo?? Cincischiando con la polvere e il fango. Ma secondo te, poteva venì “normale” ‘sta creatura??

Ma andamo avanti. Dopo che hai fatto l’uomo, l’hai messo nel paradiso terrestre, chiamato Eden: un posto meraviglioso pieno de ogni ben de Dio (appunto), con alberi rigogliosi e frutti de tutti i tipi che solo a guardalli te veniva l’acquolina in bocca. Ma te che fai? Decidi che l’Albero delle Mele è proibito. Cioè: a parte che non se capisce perché le pere sì e le mele no. Ma poi lo sai che quello, in quanto òmo, è scemo! L’hai fatto co’ la melma!! Che cazzo je vai a dì che NON le deve magnà le mele?? Quello è curioso come ‘na scimmia, appena je levi ‘na cosa, LA VÒLE…me pare chiaro! Non solo, a complicaje la zocca, dove hai inserito due neuroni de conto, sul più bello j’hai messo vicino ‘na femmina (e lo sanno tutti che tira più…). Sì, insomma, dopo che hai detto ‘sta cosa delle mele, te sei accorto che l’òmo era solo e hai deciso de fa’ la donna. Quindi hai dato ‘na sardella in testa al maschio e, mentre dormiva, j’hai preso ‘na costola con cui hai generato Eva. Allora: sorvoliamo il fatto che mentre stavi a fa’ sta baraonda, quello sornacchiava, il che era tutto un dire su come t’era venuto (riméttece n’attimo le ma’, no??)…ma poi, la donna me la fai birba come ‘na faina?? Me pare ovvio che, annoiata a morte da quel lonzò de Adamo, quella me inizia a chiacchierà col serpente. Il viscidone ce sa fa’, la ‘ntorta co’ le parole e lei alla fine cede e magna la mela. E non ce scordamo che Adamo, appena Eva je dice “Magna pure te”, in quanto sarnà, magna. Embè te, che sei Dio e quindi dotato di una certa intelligenza, me vòi dì che non t’aspettavi niente di tutto questo?? Manco il minimo sospetto??? E me caschi “dal pero” – anzi – “dal melo” così?? Mah…io non te capisco. E po’, pe’ un morso de mela, hai fatto un putiferio che la metà basta! E qui veniamo a un punto cruciale, che proprio non me va giù.

Allora, appena sai che avemo disobbedito ai tuoi ordini, te metti a sgaggià come un matto. Quel cagò de Adamo dà la colpa a Eva (chi fa la spia non è fijo di Maria!) e qui prendi una decisione che proprio non sta né in cielo né in terra: sì, perché, ‘STE PUNIZIONI, COME ME LE SPARTISCI?? A quello spiò de Adamo je vai a dì “col sudore della fronte ti guadagnerai il pane tutti i giorni della tua vita” e a Eva “tu donna partorirai con dolore”… E no, Signore, cazzarola…non mi sta bene, non mi sta bene per niente. Quello suda e io partorirò con dolore?? Ma che razza de discriminazioni fai??? Senti, io ‘sta roba del parto non l’accetto, no no no. Scusa è: LUI, che dorme tutto il giorno e non capisce manco quant’è lungo, se becca nove mesi de gravidanza, allattamento e culo a bettoniera annesso… e a noi, che non stamo ferme n’attimo, ce appioppi la fatica a mulinello, così in quanto sfinite, rompemo anche meno i cojoni. Oppure, se proprio vuoi spartì a metà le colpe, ‘sto cazzo de parto lo dai A TUTTI E DUE, maschi e femmine, così ce se alterna: un giro il figlio lo fo io, la volta dopo tocca a te. E che cazzo, Signore, come l’hai strutturato ‘sto concepimento della prole: all’òmo la parte divertente e noi tutto il lavoro sporco?? Eppò come me lo finisci ‘sto bel casì?? “Polvere eravamo, polvere ritorneremo”. Aaah…complimenti!! Tutta ‘sta fatica e alla fine ce ritrovamo co’ ‘na manciata de polvere in mano? E CHI PULISCE DOPO?? Guarda siccome un sospetto, PURTROPPO, ce l’ho, mejo che lasso perde a scrive e ce risentimo un’altra volta.

Riga dritto, “Barbetta”, che te tengo d’occhio, eeh…

Distinti saluti e Faina per tutti.

News