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Ricette per il sorriso

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

MALEDETTA PRIMAVERA

È ufficialmente iniziata la stagione delle vesciche sui calcagni, delle sdraio in terrazzo, del gomito fuori dal finestrino della macchina. Voglia di stringersi e poi, vino bianco, fiori e vecchie canzoni. Che fretta c’era, maledetta primavera? Beh, c’era fretta sì, dopo tutto quel popò di neve. E quindi, orsù, senza indugi, nell’orizzonte tiepido della sera, buttiamola sul bere. Senza manie di grandezza, però, che mica siamo come quei modaioli che vanno al Vinitaly. L’altro giorno su facebook ho visto la foto di uno delle mie parti che faceva il fighetto alla fiera del vino di Verona col calice da sommelier in mano: ma se fino all’altro ieri andavi in coma etilico alla Sagra dell’Uva?? Ti hanno persino recuperato un paio di volte a Ponte Magno in un greppo di rovi! Ma perché le persone non rimangono umili e alcolizzate? Mi ricordo che una volta la gente mangiava e beveva a casaccio qualunque ben di Dio trovasse sulla tavola senza farsi i selfie e senza rompere i coglioni. Cosa diavolo ci è successo? Siamo diventati un mix irriducibile dell’imbecillità della tv, unita alla follia dilagante del web. Nell’era moderna, se non sai distinguere un Traminer da uno Chardonnay, sei l’ultimo degli stronzi. Sul fronte alimentare, poi, al genere umano ha fatto più danni Masterchef che il disastro di Chernobyl. Dopo l’avvento mediatico di Cracco, tutti fanatici di cucina a impiattare col coppapasta ‘sti quattro boccolotti de carbonara vegana, col sugo schizzato sul piatto stile quadro di Pollock: fortuna che la pòra nonna è morta e ‘ste cazzate non le vede. La cara, vecchia “normalità”? Scordiamocela. Vai a cena fuori per gozzovigliare in leggerezza e ti ritrovi accanto il gastro-talebano-etico, massimo luminare di quinoa, che spende dai 150 ai 300 euro a settimana negli spacci bio-crudisti all’ultima moda in campo culinario e parla solo di gemme di soia, alghe kombu e centrifughe allo zenzero. Se gli dici che compri il pollo del supermercato chiama l’esorcista. Poi c’è l’intollerante universale. La sua dieta si basa principalmente su quelle rarissime sostanze che il suo cervello ha deciso essere digeribili. Che sono tre in tutto perché, a detta sua, non può ingerire: latticini, frutta secca, alimenti prodotti da grano che non sia rigorosamente saraceno macinato a pietra, uova, pesce, banane, avocado, castagne, meloni, kiwi, fragole e l’insalata che era nell’orto di Maramao. I camerieri prima di prendere l’ordine da lui si grattano le palle. Poi c’è il personal trainer mancato: quello che non tralascia mai le grammature, gli orari in cui deve pranzare e quanti carboidrati inserire nell’apparato digerente. Salutista convinto, va in palestra 5 volte a settimana e l’unico libro che ha letto in vita sua è Il manuale del giovane Schwarzenegger. Il suo apporto calorico giornaliero è talmente organizzato, che la Nasa lo sta studiando per il razionamento mondiale di cibo in vista di un trasferimento terrestre su Marte. La leggenda narra che non mangi una merendina dalla Prima Comunione e che non tocchi alcol dalla Cresima. Ma se può campa’ cuscì?? Dove diamine sono finiti i maschi che si ubriacavano? Gli uomini che volevano la vita esagerata di Steve Macqueen? Quelli che “un panì co’ la porchetta, mezzo litro de roscio” e via? È proprio vero: il mondo va alla rovescia. Oggi, come arriva l’aria buona, tutti a correre dall’estetista per farci massaggiare le chiappe, per incastonarci i diamantini nelle unghie dei piedi e per disegnarci le sopracciglia ad ali di gabbiano. Nel resto del tempo seguiamo su instagram Chiara Ferragni, ci ammazziamo di serie tv su Netflix e apriamo canali di tendenza su YouTube. Ogni tanto, se la luna è in trigono con Plutone ed è già andata in onda la puntata del Grande Fratello, trombiamo. Vale a dire così di rado che, dopo aver fatto sesso, al posto della sigaretta, accendiamo un bel cero alla Madonna. Non so voi, ma io me butterei a destra.

Gioia Morici

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