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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

BELLA CIAO…

Una mattina, mi son svegliata…oh bella ciao ciao ciao…ero piegata come un compasso. De botta e chioppo, come se dice a Montecarlo. Ganzo, eh?? Simpatica la vecchiaia, non c’è che dire. M’è successo martedì scorso: s’è incriccato qualcosa in mezzo alla schiena, non so quando, né come né perché (ma neanche cosa), fatto sta che me so’ spezzata in due come un giunco. Aho: un dolore bastardo porco…talmente porco che non potevo stare né in piedi, né seduta, né sdraiata…che cazzo fai, eh, me lo dici che cazzo fai in situazioni così?? E che vòi fa’… preghi. Ho pregato 5 giorni e 5 notti (certe preghiere al Signore…) e al 6° giorno, dopo 1500 tra anti-infiammatori e anti-dolorifici, il treno s’è rimesso nei binari e ho rivisto la luce in fondo al tunnel. Tu che leggi ti chiederai: ma perché ci dici tutto ciò?? Perché io ancora non so’ tornata intera e nemmeno dritta…tant’è che sto scrivendo un po’ seduta e un po’ in piedi, con lieve torsione del busto a sinistra, le gambe leggermente piegate e ogni 5 minuti devo prendermi una pausa per deambulare tra camera e cucina sennò me se rimbombisce le vertebre. Quindi, gente mia, io non lo so se c’arrivo alla fine de ‘sta paginetta…davvero…non assicuro. Scrivo una riga e me fermo, una riga e me fermo. Ma se può campa’ cuscì?? Dateme qualcosa…una droga legale…un bicchiere de vì…un dottorino de Grey’s Anatomy…uno qualsiasi…il biondino, il moretto, il roscio… tanto lì ndo coji, coji be’…aaaah…aaaaah! No…non so’ i dolori della schiena….so’ i sospiri pel dottorino…sospiri come chi non ce ‘riva più a piallo ‘sto dottore…porca puttanaccia eva…ma ndo vado? Eeh?? Me sapete di’ NDO VADO?? “Daje giù-daje giù”…l’ho scritto io, la settimana scorsa…e CRACK…me so’ crinata come un lavandì de ceramica. IO IL DOTTORE DE GREY’S ANATOMY NO’ LO ‘CHIAPPO PIÙ…avete capito?? P I UUUUÙ. È arrivato il tempo dei dottori veri…posci arde…osteopati, fisioterapisti, ortopedici, neurologi…che mago’, gente mia…e Grey’s Anatomy giusto in televisione lo vedo. Aho, è la duecentomilionesima replica che manda La7, ma tanto non te stufa mai ‘sta combriccola de bonazzi con lo stetoscopio. Che pezzo de stetoscopio tutti quanti, eh?!…te fa venì voja de scavalca’ l’oceano e andatte ad ammala’ in America! Pensa che goduria prenotare una visita col moraccione che adesso fa la pubblicità della Vodafone. Mi immagino la telefonata: “Grazie per aver chiamato il reparto neuro-psichiatrico del Seattle Grace Hospital. Se è ossessivo-compulsivo, prema ripetutamente fino allo spasmo il tasto 1. Se è affetto di personalità multipla, prema i tasti 2, 3, 4, 5 e 6. Se è paranoico, sappiamo già chi è lei, cosa fa nella vita e sappiamo cosa vuole, quindi rimanga in linea, finché non rintracciamo la sua chiamata. Se soffre di allucinazioni, prema il tasto 7 nel telefono rosa gigante che lei (e solo lei) vede alla sua destra. Se è schizofrenico, chieda al suo amico immaginario di premere il tasto 8. Se soffre di depressione, non importa quale numero prema, tanto non c’è niente da fare, il suo caso è disperato e non ha cura. Se soffre di amnesia, prema 9 e ripeta a voce alta il suo nome, cognome, numero di telefono, numero di conto corrente, codice bancomat, data di nascita, codice fiscale e cognome da nubile di sua madre. Se soffre di indecisione, lasci il messaggio dopo il segnale acustico oppure prima o anche durante il segnale, scelga lei. Se soffre di amnesie temporanee di breve durata, prema 0. Se soffre di amnesie temporanee di breve durata, prema 0. Se soffre di amnesie temporanee di breve durata, prema 0. Se vuole parlare con un operatore prema il tasto # seguito dal suo prefisso telefonico e attenda in linea”. TIC-TAC-TOC (pausa) TOC-TAC-TIC (pausa) TAST-TAST (canzoncina) BEEEEEEP. “Pronto dottore, buongiorno, ascolti, da un po’ di tempo a ‘sta parte sento come una tenaglia che mi chiude la bocca dell’esofago…che sarà? Guardi, mi prende all’improvviso, anche più volte al giorno, come quando non digerisco ma siccome mi capita anche a stomaco vuoto dev’essere per forza una roba psicologica…mentale…Dottore, parliamoci chiaro: io non ce sto più co’ la testa. Perché, vede, mi sveglio già coi sensi di colpa, con l’ansia da prestazione e anche con una certa invidia del pene. Noo…non fraintenda…non è che al posto della patata io vorrei il pene…la patata è sempre la patata…È invidia del maschio in senso metaforico: io vorrei la spensieratezza, il vostro approccio leggero alla vita senza questa tortura degli sbalzi d’umore, del non sapere mai dove andare e cosa volere, questo bisogno costante di appoggiarsi per sentirsi protetta…ma lei ce l’ha questo bisogno? Lei s’appoggia, dottore? Dottore…pronto?? Come sarebbe a dire che lei non è il dottore? Ma non è lo studio psichiatrico Pennelloni-Fischiotti?? Ah, scusi…scusi tantissimo…sono mortificata. Ma chi ho chiamato, abbia pazienza? PIZZERIA DA CICCIO OGNI OLIVA UN CAPRICCIO?? Senta…che me la porterebbe una 4 stagioni tra mezzora? Viale Verdi 58, 4° piano senza ascensore. Con una cassa di birra. Sì, ha capito bene, una cassa. E, per piacere, me la consegni al pianerottolo che, se faccio da sola, me se spezza la schiena…”.

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