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Ricette per il sorriso

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

IL GELATO, LA BUSSOLA E LE FERIE

Il gelato d’estate è un sentimento d’amore. Io sono fortunata perché ho la gelateria sotto casa. Quindi ogni tanto infilo le infradito e scendo. Quello del gelato è un rito che ti porta altrove, nel regno zuccherino dei sogni, dove tutto va come deve andare, senza pensieri, senza rughe, senza gravità. Vorrei che questo paradiso dei sensi fosse il più abbondante possibile  e invece il padrone del vapore mi stabilisce la quantità esatta di gelato che posso ordinare: 3 euro = 4 gusti, 2.5 euro = 3 gusti, 2 euro = 2 gusti. Strozzinaggio puro. Una volta con 6mila lire ci compravi pure la gelateria, adesso c’hai il tassametro anche se le guardi le vaschette. Rimpiango i tempi della mia infanzia in cui la gelateria era popolata da gente buona e misericordiosa. Ma vi ricordate, quant’era bello? Eravamo lì, davanti al vetro, con gli occhi colmi di desiderio e potevamo dire qualunque cosa. Qualunque. “Dunque, vorrei…(gran respiro per prendere fiato)…fiordilatte, amarena, mandorla, fragola, crema, nocciola, stracciatella, cioccolato e…puffo” (il puffo, che non s’è capito mai con che cazzo è fatto, c’era sempre). Insomma, ci mettevi questo mondo e quell’altro su quel cono striminzito, ti fermavi solo perché i nomi di quello che era in vendita li avevi detti tutti e perché eri a un passo dal limite dello sgretolamento del biscotto. Lui, il cono, reggeva quel capoccione di roba a fatica, eppure ti strizzava l’occhiolino e sembrava dirti “Dai, ancora un altro gusto lo puoi dire…ce la faccio…”. E il gelataio, complice pure lui, faceva di tutto per accontentarti. Era buono, una volta, il gelataio, anche se lo avevi ridotto sul lastrico. Non diceva mai “basta”. Perché un tempo per fare il gelataio dovevi sentire la chiamata, come un missionario. Adesso l’unica missione che hanno è smaltire la fila il prima possibile: contano i secondi in cui stai davanti a loro, ti odiano già come ti presenti, perché sono esauriti, stanno tutto il giorno in mezzo al casino, non vedono l’ora che te ne vai a fanculo…figurati se puoi chiedergli un cucchiaino in più. E poi fanno certe domande che io, boh, li prederei a sberle. “La panna la vuole?”. Ma come sarebbe a dire “la panna la vuole”?! Che significa il gelato senza panna?? Il gelato senza panna è come una pomiciata senza lingua: NON ESISTE. Come puoi pensare che non voglia la panna? Ma ho la faccia di una che sta male? Sono entrata accompagnata dai barellieri del 118? Allora piglia una cazzuola da muratore e tirami addosso tutta la panna della Valtellina! Voglio panna come se piovesse: di sopra, di sotto, di lato e anche d’intorno. Dice: magari sei intollerante al lattosio. Eh sì, allora venivo a magnà il gelato! Dice: magari lo vuoi senza panna perché così è più dietetico. Sì, infatti con un dito de panna in meno me cala il culo, come no. Dice: ma c’è proprio gente a cui la panna non piace. Ma allora ammazzateve, che famo prima (e in coda semo pure de meno). Guardate, non è cattiveria, ma bisogna proprio ristabilire il giusto ordine delle cose nella vita. Non si può andare avanti così. Qui si sta perdendo la bussola, il mondo va al contrario, io non ce la faccio più…quindi vi saluto e me ne vado. Parto per Sidney dove aprirò una gelateria low-cost con panna gratis per tutti spalmabile in ogni dove. Ci risentiamo (se torno) a settembre, d’accordo? “Ma come…a settembre??”. Aho…ma che la domenica in spiaggia ce volete andà solo voi?? Su, fate i bravi e sparpagliatevi in ferie. Dato che siete indisciplinati ma io a voi ci tengo, vi lascio questi COMPITI PER LE VACANZE:

  • NON postate su facebook la cronistoria delle vostre gite in Val di Cazza che non ce ne frega una emerita cippa
  • al mare c’è gente che vuole riposare quindi NON URLATE, porca impestata ladra
  • smettetela di usare le frasi di Paulo Coelho sotto le foto con il costume schiacciato nel CULO
  • fatevela finita de favve i selfie delle cosce, dei piedi, delle pocce, dei bicchieri de spritz al tramonto: piate il sole, fate il bagno, ‘mbriagateve e NON ROMPETE I COGLIONI
  • bombarsi il capo-animazione del villaggio Valtur significa che state strisciando verso la canna del gas: ASTENETEVI o, nella peggiore delle ipotesi, trombate con i vostri mariti che fate più bella figura

Mi sono accorta che ho iniziato soft e ho finito molto strong…ma fa caldo, qui si sta meglio, la sabbia è più bianca stasera, tu dimmi che sei proprio vera: gelato al cioccolato dolce e un po’ salato, tu gelato al cioccolato. OCCHEI???

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