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Jesi

COTTO E MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

QUELLA SPORCA SELVAGGINA

L’Ansa ha battuto la notizia questa mattina: Antonio Banderas è stato molestato sessualmente dalla gallina Rosita. È proprio vero: nel rutilante mondo dello spettacolo, il più pulito c’ha la rogna, o meglio, ndo te giri c’è un porco, ma da quelli grossi eh, de ‘na quintalata almeno. Spesso e volentieri il marcio è nascosto dietro spoglie inaspettate. Come in questo caso: l’avresti mai detto, te, che la chioccia che fa colazio’ col pan bauletto sotto-sotto era ‘na gran maiala? Certo ai tempi del loro primo incontro non lo sospettava neanche il bell’Antonio, che, proprio per questo, è caduto come un tordo nella rete della sua adescatrice. Ma oggi, grazie all’aria di denunce che tira, sebbene a distanza di 5 anni dal famoso spot dove si consumò il fattaccio, il divo ha preso il coraggio a quattro mani e ha deciso di vuotare il sacco. Parole che fanno letteralmente accapponare la pelle: “Quella fija de un dindo – ha rivelato –  allungava il becco ogni volta che mi avvicinavo. Una sera, dopo che avevo impastato il biscotto, è venuta da me e mi ha detto chiaramente: “Se te pio, te apro in due come ‘na quaja!”. Provavo a starle alla larga, ma puntualmente inventava una scusa per mettermi le zampe addosso: “Ma no’ lo sai che è mejo ‘na gallina domani che ‘n taralluccio tra le mani??” … “Vie’ con me, che te faccio misura’ el buco della macina” … “Ah moracciò, sbatteme sti du’ rosci d’ovo, che famo la frittata” … e via andare con stornelli zozzi della peggio lega. Avrei voluto ribellarmi, ma la sua personalità magnetica e la carrettata de soldi del Mulino Bianco mi hanno fatto tacere”. Mister Zorro ha poi descritto la circostanza in cui la situazione precipitò, ovvero quella volta in cui, col pretesto di ripassare le battute, Rosita lo attirò nel pollaio: “Quando varcai la soglia, la trovai in accappatoio con un barattolo di maionese tra gli artigli. “Ogneme tutta – mi ordinò lasciva –. Sentirai che robbetta che te magni!”. Quindi si spennò nuda, si lanciò in una teglia de patate e si gettò nel forno a legna del contadino. Aho, non c’ho visto più dalla voglia, il desiderio m’ha ottenebrato i sensi e l’ho fatta mia. Vivrò con questa vergogna per finché campo”. Ma questo è niente di fronte a quanto si vocifera sulla vacca della Milka: la Procura di Sondrio sta raccogliendo le testimonianze di un gruppo di alpini della Valtellina che sarebbe stato importunato più volte dal bovino viola durante la gita domenicale. Pare infatti che di fronte all’odore di pelle frollata del maschio alpestre, leggermente affumicata dal legno de abete, la giovenca sia andata via di melone. Egberto Tellaroli, 77 anni, presidente del vicino CAI di Cedrasco, ancor prima che si faccia chiarezza sui fatti, è corso ai ripari: “Aah, co’ le chiappe non se scherza: d’ora in poi noi la domenica gimo dritti come i fusi a Lignano Sabbiadoro e la cioccolata manco pe’ Natale je la compramo più!”. Ma come faceva la vitellona a mietere le sue vittime? Pare che profittasse degli scalatori più anziani dopo i lauti pasti a base di polenta e osei, quando si stendevano ai pascoli per la pennica pomeridiana. Tellaroli, col terrore negli occhi, ha raccontato al riguardo: “Dicono che se li ciucciava come caramelle…Co’ quel pezzo de filetto de lingua che se ritrova, non c’era scampo: a mo’ de pitone li avvoltolava, quindi li immobilizzava come mummie e poi abusava di loro. Vista l’età, qualcuno manco se ne accorgeva, rimanendo addormentato…’na specie de necrofilia!”. E se con questo vi pare che stiamo già grattando energicamente il fondo del barile, vi sbagliate: a Ponte Adige, provincia di Bolzano, in uno chalet isolato nel bosco, vive il koala della Vigorsol, verso cui recentemente sarebbero scattate numerose querele per comportamenti osceni. “Vòi un ciccingomma??”, la frase di rito per attaccare bottone, dopo la quale, senza alcuno scrupolo, avrebbe avanzato sordide avances nei confronti di alcune giovani sudtirolesi, tra cui una decina di operaie della yogurteria Vipiteno. Nel suo mirino anche un formaggiaio della ditta Osella e, durante un provino per la pubblicità dei wurstel, persino il nipote 17enne di Francesco Amadori. Voci insistenti asseriscono che negli ultimi tempi si sarebbe dato alle ammucchiate selvagge col suo più celebre collega Vigorsol, lo scoiattolo scoreggione: sarebbero stati avvistati in più occasioni in un noto club per scambisti di Bassano del Grappa, dove avrebbero costretto almeno una ventina di coppie a rapporti sadomaso. La ballerina di lap-dance del locale avrebbe dichiarato: “Una volta che ero in cima al palo a testa in giù hanno approfittato anche di me”. In attesa che la Giustizia faccia il suo dovere, un solo grande quesito ci attanaglia: ma se tanto ci dà tanto…CHE MADONNA COMBINERÀ IL PASSERO DI DEL PIERO??

(Gioia Morici)

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