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Ricette per il sorriso

COTTO&MANGIATO LA RUBRICA DI GIOIA MORICI

ROYAL LOVE IS ALL WE NEED

Harry e Meghan si sono detti sì. Non ci sono andata al mare per guardarlo in diretta tv, no, tanto per dire. Non che me ne fregasse qualcosa, ma lui è il roscio più carino sulla faccia della terra, mi è sempre piaciuto, fin da ragazzino quando si ubriacava alle feste e ne combinava di tutti i colori, con quell’aria ribelle, tanto diversa da quella di quel cetriolo del fratello. E poi mi sono detta: posso perdermi qualcosa di succulento di cui sparlare nella mia rubrica? Non sia mai. Quindi, se ve li siete persi, ecco a voi i punti salienti delle nozze del secolo.

L’arcivescovo di Canterbury. Ma allora esiste veramente? E io che pensavo fosse solo un nome inventato nel bel mezzo di una filastrocca. Aspe’, quello era l’arcivescovo di Costantinopoli. Azz…cominciamo bene.

I cappelli. In queste cerimonie se ne vedono di tutti i tipi. Certo il cappello bisogna saperlo portare, altrimenti sembri una contadina e, sai com’è, fare la figura della contadina a un matrimonio reale, non è il massimo. Molto carino lo sbaruffo color cipria di Serena Williams, peccato che lei, in quanto a grazia, sembri sempre sul punto di tirarti una mina delle sue. La classe non è acqua.

Camilla. La giraffona s’è presentata con un abitino rosa pallido e un copricapo a forma di crisantemo largo un metro quadro, abbinato ai soliti denti da castoro e a una gran faccia tosta. Sì perché lei non c’azzecca una cippa con quella famiglia, dopo tutto è stata per secoli l’amante di Carlo, lo sa solo la pòra Diana i magoni che ha mandato giù. Eppure, zitta zitta, una sgomitata dopo l’altra, s’è presa il suo posto a Windsor. Quando dici la tigna.

Carlo. Non sa mai dov’è, come si chiama, cosa ci fa nei posti, che deve dire. Con quella faccia da elefantino smarrito, tipo Dumbo (ma con le orecchie più grosse). Un uomo perennemente sbagliato nel posto sbagliato. Ma siamo sicuri che sia un principe?

Regina. La numero uno col suo immancabile completino giallo. Aho, a lei il giallo piace un sacco, che le vuoi dire? Con quel muso anonimo e ignorante che tutto sembra tranne una regina. Se non lo sapessi che è Elisabetta II e le infilassi una parnanzina da casa, la scambieresti per una fruttivendola delle Moie. Non per vantarmi, ma mia nonna le dava quattro giri.

George e Amal. Ma che cazzo c’entravano? Lui con la cravattina senape, lei con quel suo culo insopportabilmente secco. E quell’aria da salvatori buoni del pianeta sempre in posa per la stampa. Ma i gemelli? Dove li hanno lasciati? Ma esistono davvero ‘ste creature? Boh.

La chiesa con le abat-jour. Gli inglesi sono avanti, non c’è un cazzo da fare. La cappella dove hanno celebrato la funzione aveva gli scranni per gli invitati con le lucine ad ogni postazione. Sembravano il pubblico di Avanti Tutta di Renzo Arbore. Ma vuoi mettere la comodità? Se ti devi rifare il trucco o trovare un kleenex in borsa, clicchi il bottoncino e il gioco è fatto. E noi che già passare dai moccoli alle candele elettroniche ci pareva una genialata.

Il vescovo. Mica pizza e fichi. Si sono scelti l’officiante di colore di Chicago che sembrava appena uscito da un film con Whoopi Goldberg. Una specie di James Brown in miniatura che ha improvvisato un sermone di mezzora sull’amore che Via col vento levati. “Dobbiamo scoprire il potere redentivo dell’amore. Quando lo avremo scoperto, saremo capaci di costruire un mondo nuovo. L’amore è l’unica via”. Love is the answer, capito? Altro che Don Nazzarè quando ce faceva ndormì a tutti. A me ‘ste americanate me fanno impazzì.

Il coro gospel. Stand by me intonato da una ventina di fuori classe di colore con atmosfera da ghetto. E  la direttrice del coro che pareva la versione moderna di Aretha Franklin. Io speravo che da un momento all’altro partisse a bomba Respect e invece niente. Peccato.

David Beckham. Bono e ricco da paura. Chissà che gli avrà regalato ad Harry. Già: cosa regala un miliardario ad un membro della famiglia reale? Una porche? Un maniero? Una fetta di culo tempestata di diamanti? Pensa se sapessero che noi, ai matrimoni, facciamo le buste coi cento euro dentro. Questi con 100 euro ci accendono il fornello della cucina. Tacci loro.

Il giuramento. Sguardi languidi, sorrisi innamorati, Harry e la sfondata (nel senso di fortuna) si sono giurati amore eterno davanti a Dio e poi via…in carrozza al castello tra voli di colombe e applausi scroscianti. Almeno credo. Perché, come lei gli ha infilato l’anello al dito, mi sono addormentata. L’ultima cosa che ricordo è che hanno inquadrato la Middleton e ho pensato: “Aho, se s’è sposata una che si chiama Pippa, c’è speranza per tutte”. God save the Queen. Hasta la vista. Olè.

 

Gioia Morici

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