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Cronaca

CUPRA MONTANA BALLI E CANTI DELLA TRADIZIONE, FESTIVAL DEL FOLCLORE: L’INTIMO LEGAME CON IL TERRITORIO

manifesto_folkexpo4CUPRA MONTANA, 24 luglio 2016 – Da sempre il territorio di Cupra Montana è intimamente connesso con l’agricoltura, tutto l’ambiente ne parla in maniera chiara ed inoppugnabile, dai campi tracciati dai vigneti composti in filari paralleli ai profumi che riempiono l’aria in certi periodi dell’anno in cui i grappoli vengono ammassati, pigiati, lavorati, trasportati.

BUMBIN ORN della città di ELISTA (2)Il ruscellare allegro del mosto giù dal piatto di ferro dei torchi fino a riempire le secchie che vanno poi a sgravarsi del prezioso contenuto nei tini preparati ad arte, tutto diventa nostra cultura fin dalla più tenera età, tutto è insito in noi e si fa storia e poesia nei balli tradizionali, nel piroettare delle gonne a campana, nel rullare svelto dei piedi dei ballerini che si pavoneggiano nei loro costumi poveri di fronzoli ad eccezione di un fazzolettone rosso legato al collo con il quale si intrecciano dialoghi fatti di gesti con una partner atletica, robusta e serena; tutto questo è reso con maestria dai gesti instancabili dei ballerini del gruppo del “Massaccio” che ha scelto di rappresentare nel proprio repertorio tutti gli avvenimenti salienti che caratterizzano la vita campagnola: dalle nozze alle danze che intervallavano la noia della scartocciatura nelle aie illuminate dalla luna o da qualche lampada ad acetilene dal bagliore soffuso e dalle complici ombre.

giappone (2)Tutto era motivo per ritrovarsi uniiti a festeggiare un’unica cosa che le riassumeva tutte: la vita e la voglia di viverla al meglio; era il trionfo della vita in comune,una vita nella quale trovavi soltanto le stesse certezze che già conoscevi e che facevano parte del tuo ceppo familiare.

Amori, relazioni sociali, accordi tutto ruotava attorno all’aia dove una stretta di mano diventava suggello indissolubile fra i contraenti.

Il gruppo folk “Massaccio” ha saputo cogliere questo aspetto della vita passata e ce lo ripresenta con amenità, rendendolo di nuovo attuale e commovente per semplicità e spontaneità.

Ritroviamo quella che era l’anima della vita del paese, la collaborazione disinteressata, il darsi una mano nel momento del bisogno e scopriamo che questo era il vero cemento che al di là del campanile univa e dava solidità al paese.

bolivia (1)L’anima che riemerge nel corso del Festival del Folclore che quest’anno celebra la 21esima edizione. Dal 29 al 31 luglio il palco, capiente, già allestito nello stupendo scenario di piazza IV Novembre, sarà l’epicentro della rassegna.

Aspettiamo con curiosità tutti i gruppi perché nessuno ha mai deluso le aspettative ma chiaramente si vuole conoscere soprattutto i più lontani, i più esotici che poi avremo modo di apprezzare più a fondo nei tre giorni in cui vivranno insieme ai nostri ragazzi con i quali divideranno spirito ed impegno.

gruppofolk_massaccioLa Cocolla de Moglià, Il gruppo Ortensia si giocheranno da par loro uno spettacolo molto più simile a quello offerto dal gruppo Massaccio, coloratissimi costumi fasceranno le acrobazie del gruppo Boliviano BalletLibertadde Tarija mentre dalla Kalmuchia e più precisamente dalla città di Elista ci faranno sognare la compostezza e l’eleganza da favola del gruppo nazionale “Bumbin Orn”. E poi il gruppo proveniente dal Giappone, le acrobazie musicali e non del gruppo Wadaiko “Saiki” virtuosi delle percussioni.

Con queste premesse gli appassionati avranno sicuramente di che divertirsi e meravigliarsi ancora una volta della bellezza del folclore. Scopriamo che in fondo in fondo potremmo essere tutti fratelli vista la comune cultura di provenienza ma questo probabilmente non a tutti fa piacere!

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