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Cronaca

CUPRA MONTANA SAGRA DELL’UVA, ECCO TUTTI I NUMERI DELLA 80ESIMA EDIZIONE (GALLERY)

CUPRA MONTANA, 3 ottobre 2017 – E’ calato il sipario anche sulla 80a Edizione della Sagra dell’Uva. E, come per ogni edizione alla fine prevale la curiosità sul numero di presenze registrate agli ingressi.

Iniziamo con venerdì 29 settembre. Sembrava che gli ingressi fossero diminuiti e già si cercava di capire il perché, quando invece la somma definitiva si è attestata sui valori dello scorso anno, mentre ci sono stati incrementi per sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre. Quando si verificano cali di ingressi le ipotesi si orientano su fattori diversi: la scelta dell’artista; il discorso economico (il biglietto d’ingresso costava €.12,00 e una famiglia, prima di spendere una discreta sommetta per entrare e altri euro per un panino o una cena, ci riflette sicuramente concentrando il divertimento magari in un giorno solo); l’incertezza del tempo.  In sostanza i residenti (i cuprensi) che hanno acquistato i biglietti in prevendita sono stati 3.789.

Ma veniamo al botteghino. Il venerdì sono stati venduti 3.742 biglietti, il sabato 6.949 e la domenica 5.700. C’è da dire comunque che le giornate di sabato e domenica hanno tirato il “carro” di questa bella manifestazione e lo si può dedurre dal maggior numero di biglietti venduti rispetto allo scorso anno, anche se molti concordano che il giovedì 28 settembre sia stato il più frequentato di questa Sagra.

Ora, però, al di là delle cifre, che variano per i motivi più diversi, abbiamo registrato che gli stands presenti intorno l’anello del paese, per almeno due serate consecutive già verso le 21.00 avevano esaurito le scorte di alimenti preparate nei giorni appena precedenti la Sagra (diverse donne volontarie delle rispettive Associazioni si sono rimboccate le maniche per preparare talune prelibatezze fatte a mano già dalla prime ore del giorno al fine di soddisfare le richieste degli affezionati clienti) e così pure le provviste dei vini delle aziende locali: un successo per il settore del volontariato che ha gestito gli stands e che grazie a queste entrate riescono a predisporre le proprie attività per quasi tutto l’anno.

Successo hanno raccolto i costruttori dei Carri allegorici dopo un mese e più di lavoro in notturna negli opifici comunali, perché sono stati accolti da un continuo battimani fino alla fine della sfilata. Minime sono state le “incongruenze” a questa edizione della Sagra dove comunque abbiamo potuto osservare alla moviola o ci è parso che così fosse, qualche modesta sbronza non “dichiarata”, accompagnatrice  di incauti bevitori, tra i quali un anconetano che ha preferito dormire nella propria auto parcheggiata lungo via Cesare Battisti proprio la notte di venerdì, oppure quei quattro giovani che alle ore 6.30 di domenica mattina stavano cercando l’auto parcheggiata in periferia. La Sagra è anche questo!

(Oddino Giampaoletti)

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