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diVENERDÌ PENSIERI E PAROLE IN PILLOLE

ALT !!!

La lotta al terrorismo è una cosa seria. Ecco quindi che in Via Mazzini, sul lato che volge in Corso Matteotti, sono spuntate delle fioriere, volte ad ostacolare la sgradita intrusione di mezzi a quattro ruote.

Ma le tecniche atte a complicare i piani dei potenziali kamikaze sono in continua evoluzione.

Dei recenti studi altamente qualificati, hanno dimostrato che uno dei fastidi peggiori per chi vuole spargere terrore, è il prurito alle mani. A Jesi ci siamo subito attivati, e in questi contenitori di cemento, invece di piantare dei fiorellini colorati, cresce rigogliosa la vecchia “Urtica Dioica”, meglio nota come ortica.

Non iniziamo a mugugnare sulla presunta incapacità di progettisti e giardinieri comunali. Tutto ha una logica. Forse.

 

CELO MANCA

Pochi spiccioli per acquistare la mitica bustina. Il gusto mescolato a curiosità nello scartare.

Quell’inimitabile profumo di carta plastificata. L’album, tenuto come una reliquia, da sfogliare e risfogliare. Il primo piano dei calciatori, sorridenti e ben pettinati, stampato nella mente.

La memoria che lavora per ricordare che un Roberto Cravero qualunque, nell’anno precedente ha totalizzato 30 presenze con un gol. Il mistero sul perché il mediano dell’Atalanta ti è già capitato 12 volte, e la rabbia per non trovare mai il secondo portiere del Genoa. L’elastico pronto per raccogliere “le doppie”. Andare a scuola e aspettare il suono della campanella con il “celo manca”. La soddisfazione di urlare al mondo che la collezione è finita. A Chiaravalle, grazie alla buona volontà di un edicolante, tutte le Domeniche, si ritrovano in tanti, grandi e piccini, per il “mercato delle figurine”. Un’idea semplice, che può apparire anacronistica, ma ricca di fascino. Certe passioni non hanno età.

 

“CARLO URBANI”

Ho sempre pensato che per parlare di problematiche legate ad un Ospedale, servirebbe una delicatezza particolare. In merito al “Carlo Urbani” in questi mesi abbiamo letto di tutto: Insetti nei reparti, barelle con pazienti annessi in quarta fila, sporcizia, spazi angusti, mancanza di parcheggi, reparti chiusi senza motivi plausibili. Parimenti, molti degenti hanno preso carta e penna per raccontare inefficienze e negligenze.

Ammetto, nei miei ricoveri ospedalieri avevo ben altri pensieri in testa; la sofferenza prendeva il sopravvento sullo spirito d’indagine, e non mi andava nemmeno di guardarmi intorno, ma capisco che questo potrebbe essere un mio limite. Mi sono accorto però, che in questi enormi “edifici del dolore”, ci sono anche operatori sanitari e medici, donne e uomini, che sfidano una burocrazia paralizzante, e una classe Politiche dannosa, al limite dell’irriverenza. Tutti i santissimi giorni, in silenzio, per provare nelle difficoltà, ad offrire un servizio dignitoso, in alcuni casi di eccellenza, mentre Direttori Generali, Assessori, Funzionari e tuttologi si abbuffano con parole roboanti. Il loro lavoro merita rispetto, e non possono essere considerati come banali camici di sfumature diverse. Coinvolgerli nelle scelte e valorizzare a 360 gradi la professionalità, sarebbe un buon modo per iniziare a risolvere qualche problema.

 

 

LA SAI L’ULTIMA ?

“Sto bene, e vi farò vedere i sorci verdi” (Silvio Berlusconi). OK Silvio, siamo alle solite. A noi i sorci, per te le tope.

“Renzi ha trasformato il PD nel suo partito personale in una notte” (Massimo D’Alema). Fai bene ad arrabbiarti baffino. Tu, in tempi non sospetti, lo facevi con un paio d’ore.

“Servono più Trump al mondo” (Matteo Salvini). Matteo, la fornitura formato famiglia di tinture per capelli… ti è già arrivata a casa ?

“In programma impegni concreti e realizzabili” (Matteo Renzi). Quindi, quando ti trasferisci in Groenlandia ?

“Non mi ricandido. Andrò all’estero” (Alessandro di Battista). Quindi nelle piazze sta vendendo pentole per comprare il biglietto ?

 

Marco Pigliapoco

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