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Cronaca

FABRIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE, ECCO IL PROGETTO P.E.B.A.

FABRIANO, 21 novembre 2017 – Presentata questa mattina la collaborazione tra il Comune di Fabriano e l’ Istituto per Geometri “Morea”, finalizzata alla realizzazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli spazi urbani e degli edifici pubblici.

I Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, e, dal 1992, anche sensoriali, i così detti “PEBA”, sono specifici strumenti di gestione e pianificazione urbanistica previsti dalla legge finanziaria del 1986. Secondo la normativa nazionale tutte le Amministrazioni pubbliche devono dotarsi di questi strumenti in relazione gli immobili di loro proprietà.

Quindi adeguare i percorsi pedonali con scivoli e raccordi, pavimentare le strade, migliorare accessi e molto altro ancora per cercare di sviluppare  – ed ipotizzare – soluzioni per le persone con disabilita sensoriali, cognitive e di deambulazione. “Oggi iniziamo un percorso, per rendere fruibile la città a tutti – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Pascucci – vediamo molte criticità che vanno oltre le barriere fisiche ma noi cercheremo di far fruire a tutti la città. È un progetto di civiltà. La nostra è una missione importante, forse folle, ed il coinvolgimento dei futuri geometri sarà una stimolo per le future generazioni”.

“Abbiamo previsto una delega in ambito della Giunta proprio per il PEBA – ha scritto il Sindaco Santarelli su Facebook – e oggi viene presentato il percorso che dovrà innanzitutto individuare quali sono le barriere architettoniche da abbattere e le situazioni da migliorare.

Il P.E.B.A., pertanto, non sarà uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità con una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento. Esso racchiude in sé anche una programmazione delle opere per l’accessibilità. Un piano condiviso, con le persone direttamente coinvolte a collaborare e consigliare affinché si possano affrontare con successo le criticità. Tutto questo per arrivare alla risoluzione a seguito di un piano di lavori da sviluppare dopo le opportune valutazioni e prove sul campo.

Un progetto come “scatto culturale”, come hanno spiegato durante gli interventi di giornata. Obbiettivo una città “Priva di barriere architettoniche”, oltre che della carta.

(s.s.)

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