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Cronaca

FABRIANO FALLIMENTO TECNOWIND: ASSEMBLEA DI FUOCO

Assemblea tecnowind

Prima assemblea dopo il fallimento

 

FABRIANO, 20 febbraio 2018  – Una vertenza partita con le prime avvisaglie nel 2010 e conclusa solo ieri, con il fallimento decretato dal tribunale di Ancona. Tecnowind, da ieri,  è fallita.

Assemblea tecnowindNel 2012 poi il passaggio ad Adr per la cifra simbolica di 1 euro (nonostante il ritiro di uno dei soci della cordata, un fondo inglese, che non versò il capitale pattuito) ed una situazione nonostante la produzione peggiorata nel 2015 quando sembrava fatta per un nuovo passaggio di mano. Ma all’”ultimo chilometro” ecco il ritiro del compratore ed un vero e proprio nulla di fatto.  2017 ed il ritorno ad una crisi profonda: scioperi e lotte per cercare di mantenere in vita Tecnowind. Dopo l’estate una nuova fase critica con la procedura di mobilità per 145 dipendenti sui 248 dello stabilmento di Marischio, la successive ammissione al concordato in continuità (4 novembre 2017) e la fine degli ammortizzatori sociali il 17 dicembre.

Si passa al nuovo anno e poco più di un mese fa ecco arrivare il mancato accordo tra azienda e sindacati per la mobilità a cui è seguito l’annuncio (7 febbraio) da parte della Regione Marche di ulteriori 6 mesi di cassa integrazione straordinaria. Ieri la più amara delle notizie: il fallimento di Tecnowind decretato dal giudice.

Nella mattina di oggi assemblea tra sindacati e lavoratori

Cercano di ricostruire gli ultimi momenti della vertenza Tecnowind le organizzazioni sindacali: ” Neanche la regione sapeva nulla della decisione del tribunale, proprio ieri c’era stata una relazione diretta con il ministero per stabilire le date del nuovo incontro per capire il futuro dell’azienda. Abbiamo chiesto immediato un incontro al curatore fallimentare, per capire cosa è accaduto e cosa accadrà da qui a domani, senza dimenticare che non è stato neanche concesso l’esercizio provvisorio”.

A breve (ore 12.30) ci sarà l’incontro con il curatore fallimentare, successivamente una nuova assemblea nel pomeriggio dove ulteriori informazioni verranno fornite ai lavoratori

Tempi stretti per gli adempimenti ricordano i sindacati, che dovranno essere fatti prima della prossima udienza prevista per il prossimo 8 maggio. Probabile l’avvio della procedura di mobilità collettiva per i lavoratori, licenziamenti e la Naspi per due anni, 24 mesi.

Tra i lavoratori scoramento, rassegnazione e rabbia. Soprattutto rabbia

Un profondo senso di abbandono e malcontento serpeggiava tra gli operai poco prima dell’apertura della sala grande del Palazzo del podestà. “Io me lo immaginavo che sarebbe finita così”. Questo uno dei commenti più ripetuti ed ascoltati tra i tanti lavoratori presenti. “La tragedia è nostra. L’ecatombe è nostra”. Critiche anche per aver appreso la notizie tramite giornali e social network e non dalle organizzazioni sindacali. “Abbiamo lavorato anche dopo la diffusione della notizia del fallimento”.

Una sala piena quella di questa mattina, voci di paura ed una rabbia che per gli oltre 240 lavoratori è diventata realtà dopo tanta incertezza.  Animi tesi con lavoratori ad urlare la situazione di famiglie senza reddito ed al momento senza futuro. “Ci avete messo voi in questa condizione – ha urlato un lavoratore alle organizzazioni sindacali – ed ora voi ci togliete da questa situazione”.

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