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FABRIANO “CHI M’HA VISTO?”, PARLA IL REGISTA ALESSANDRO PONDI

FABRIANO, 21 novembre 2017 – Alessandro Pondi e Beppe Fiorello ospiti ieri a Fabriano per presentare “Chi m’ha visto”. Film che racconta la storia “triste” e sgangherata del chitarrista Martino Piccione, “turnista” di 48 anni con il miraggio di una carriera solista impossibile da raggiungere. 2 le sale predisposte ieri per accogliere Pondi e Fiorello, ed ottima la risposta del pubblico. Ad accogliere regista ed attore il direttore della multisala Fabrianese Gianluca Chiodi, l’attrice – scrittrice Valentina Tomanda (anche motore creativo del Fabriano Film Fest), la presentatrice Lara Gentilucci ed Andrea Fiorani in rappresentanza di Papaveri e Papere (che ha collaborato all’organizzazione dell’evento).

Ottimo il successo dell’iniziativa che ha visto 2 sale coinvolte e la risposta convinta di diverse centinaia di spettatori. Proiezione in replica anche questa sera, sempre alle 20.30 (solo una sala).

Ci parli di “Chi m’ha visto” e della sua genesi

È la storia di un talentuoso chitarrista che sogna di fare il solista, ma che ha suo malgrado una carriera da turnista, ovvero un musicista assunto per suonare per un preciso progetto musicale oppure, su commissione, in appoggio ad un artista o gruppo musicale di cui non è un membro stabile. Dopo la fine di un tour torna a casa e si ritrova così sconfortato di una carriera di questo tipo cha una sorta di “illuminazione”: inscenare la propria scomparsa e diventare famoso apparendo su un programma che cerca persone scomparse per poter dimostrare il suo talento.

Il regista Alessandro Pondi

Com’è nata questa idea?

L’idea, o meglio, l’ispirazione ci è stata fornita da un nostro amico chitarrista che viveva come il personaggio interpretato da Beppe Fiorello una grandissima frustrazione nel non poter portare avanti una carriera come solista. Ecco che quest’idea ci ha fatto capire che il successo a volte non è merito del talento, ma dato che siamo in una epoca di sovraesposizione mediatica il successo è molto spesso legato alle dinamiche social e di “presenza”.

Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino: una grande coppia di attori.

Con Beppe ho un rapporto consolidato. Per lui ho scritto molte fiction. Ed in questo caso c’è stata la voglia di voler provare una commedia da toni leggeri, perché lui ha questa vena comica. Per quanto riguarda Favino è uno degli attori più bravi della sua generazione. E poi c’è da sottolineare la loro prima collaborazione costruendo un film fresco e divertente. Vederli recitare in una commedia di questo tipo è stata una sfida, ma anche un grande piacere.

Ma Beppe Fiorello sa davvero suonare la chitarra come il protagonista?

Beppe sa suona tutti gli strumenti. Però male (ride nda.). A parte gli scherzi, è davvero capace di suonare la chitarra così come tanti altri strumenti. Per questo ruolo si è calato ancora una volta nella parte, ed ha studiato davvero chitarra con ottimi insegnanti. Lui è fatto così, si impegna anima e corpo per un ruolo. Pugile, calciatore, ballerino. Si mette “dentro” un ruolo, nel vero senso della parola.

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