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FABRIANO PALIO DI SAN GIOVANNI: LA CITTÀ DEI FABBRI

Fabbri come simbolo di una città operosa

FABRIANO, 12 maggio 2018 – Su il sipario. La ventiquattresima edizione del palio di San Giovanni Battisti rivela i suoi segreti. “Una città operosa, il fabbro come utilizzatore dei 4 elementi. Noi come fabbri vogliamo utilizzare la parte migliore della città, rendendo onore alla operosità dei fabrianesi”, ha spiegato il Presidente dell’Ente Palio Sergio Solari. Un tema per “Dare la carica ai fabrianesi, perché ricordando le loro origini possano modificare una realtà attuale non gentile e malleabile”.

Obbiettivo del triennio far aumentare la presenza di turisti tra i vicoli e le piazze del palio.

“Faber in amne cudit”

Ancora una volta un palio legato alla storia della città, con i fabbri e la carta a legare ancora una volta i 10 giorni di festa (14 – 24 giugno) ad una radice profonda. “Il Fabbro sul fiume batte”, ed inizierà leggendo il bando del contado sabato 9 e domenica 10 giugno. Ville e castelli, frazioni e città. Un viaggio per annunciare ai cittadini l’imminenza del Palio e per “prepararli ad un nuovo tuffo nel passato.

Il vescovo Monsignor Stefano Russo ha osservato l’importanza del tema, con valori che ricordano la storia di Fabriano “Per ritornare a camminare insieme servono valori come amicizia ed appartenenza. Il mio auspicio è quello che le persone si possano incontrare, stare insieme e vivere dei momenti per costruire una comunità”.

“Due settimane che speriamo possano ripetere quelle dello scorso anno, con una città che ha partecipato, che ha mostrato la voglia di stare insieme anche fino ad ora tarda. Un clima che spero si possa ripetere. Stiamo organizzando incontro con Ente Palio per un processo di coordinamento in vista del Palio 2018. Speriamo di essere all’altezza degli organizzatori”, ha così commentato il Sindaco Santarelli.

Al fianco del Palio anche la Fondazione Carifac che attraverso Roberto Malpiedi ha ribadito il sostegno alla kermesse cittadina, ricordandone la specificità: “Un momento di festa e di riscoperta della nostra storia”.

Un programma consolidato: le taverne, le infiorate ad opera dei mastri infioratori cittadini, le hosterie, borghi medievali, e poi il rush finale con il palio dei monelli, la processione dedicata al Santo Patrono di Fabriano e la sfida del maglio.

Molte però le novità annunciate dal Presidente dell’Ente Palio Sergio Solari: le pennellate medievali con i disegni degli acquarellisti di Fabriano InAcquarello che hanno realizzato durante la collaborazione tra Ente Palio ed InArte.

Ci sarà poi una mostra dedicata alle ceramiche organizzata dall’Università Popolare di Fabriano, poi una conferenza dedicata al “bere nel medioevo”, una caccia al tesoro con tema legato a quello del palio, una “lezione” dedicata ai bambini sull’alimentazione medievale, la scherma storica con torneo in piazza del comune e gli sbandieratori di Fabriano.

Sessioni di giochi di ruolo ed improvvisazione teatrale curati dall’Associazione Lokendil e la versione medievale della “Magnalonga” con un menù tipicamente medievale. 3 km tra le mura di Fabriano: 4 fermate mangerecce (hosterie) ed 8 postazioni storiche da raccontare per chi parteciperà.

Altra grande novità l’incisione live della pietra con l’artista Malleus e la vendita di un libro illustrato dedicato alle giovani generazioni sulla storia dei Chiavelli, antichi signori di Fabriano.

Tanti anche gli eventi collaterali: bocce, boccette, campionato dell’arco storico e molto altro ancora.

Il conto alla rovescia è scattato. Chi succederà a Porta Cervara?

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