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Cronaca

FABRIANO TERREMOTO, ANCHE FABRIANO E CERRETO D’ESI NEL “CRATERE SISMICO”: MA C’È CHI ESULTA A METÀ

sisma-foto1FABRIANO, 17 novembre 2016 – La forza dei numeri ha vinto sulle parole intempestive del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola. Quest’ultimo, prima addirittura che i sopralluoghi fossero entrati nel vivo aveva rilasciato una dichiarazione alla stampa nazionale in cui lasciava intendere che in città non era successo nulla di particolare a seguito delle forti scosse del 26 e 30 ottobre scorso. Salvo, poi, ad oggi, sfiorare i mille sfollati, quando ancora mancano molti sopralluoghi da effettuare.

Fabriano è stata inserita, al pari di Cerreto D’Esi, all’interno del cosiddetto “cratere sismico”. Questo vuol dire rimborso al 100% delle spese sostenute sia per la prima che per la seconda casa. Oltre, alla sospensione di tributi e contributi per tutte le attività produttive che hanno subito danni. E proprio su questo punto che l’oggettiva soddisfazione per l’inserimento del “cratere sismico” potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro.

fig1-danni-post-terremoto-alle-tamponature-di-un-edificioI commercianti e gli artigiani, infatti, avrebbero preferito un ampliamento a tutte le PMI che, a seguito del perdurare dello sciame sismico, hanno registrato un decremento significativo e dimostrabile. Ma, al momento, non sembra essere questo l’indirizzo politico. Questa posizione è stata manifestata anche nell’incontro fra i rappresentanti fabrianesi della Confcommercio Marche Centrali, il presidente Mauro Bartolozzi e Leonardo Zannelli, l’assessore regionale alle Attività produttive Manuela Bora, insieme ai rappresentanti locali del Pd fabrianese il segretario Michele Crocetti e Francesco Ducoli. All’incontro erano presenti anche l’assessore al Commercio di Fabriano Mario Paglialunga e il Direttore Generale di Confcommercio Marche Centrali  prof.  Massimiliano Polacco. Nel corso dell’incontro è stato rappresentato il grande disagio del settore economico che Confcommercio rappresenta in particolare il Commercio, il Turismo e i Servizi. «La difficile situazione già prima del terremoto sta ora peggiorando in maniera consistente e si registra un aumento, naturale, della propensione al risparmio che sta accrescendo le difficoltà del tessuto economico locale», si legge nella nota diffusa al termine dell’incontro. Il dibattito ha fornito l’occasione all’organizzazione, prendendo spunto dalla specificità del caso fabrianese, di porre all’attenzione dell’assessora Bora le necessità di intervento in aiuto di settori strategici dell’economia locale per tutte le zone colpite dal sisma in maniera diretta o indiretta. Prendendo atto che i decreti allo stato attuale hanno dato priorità alla salvaguardia delle persone «si è voluto evidenziare – le parole del direttore Confcommercio Marche Centrali prof. Massimiliano Polacco –, che saranno necessari strumenti diversi per garantire la sopravvivenza delle nostre imprese partendo dal riconoscimento che tutte le nostre aziende seppur in maniera indiretta sono state danneggiate». L’esperienza fabrianese del sisma del 1997 e la collaborazione nella stesura delle norme per la salvaguardia delle attività produttive confermano la necessità di interventi urgenti di salvaguardia.

prefetto-e-sagramola-foto1Intanto, mentre a Fabriano si attende ancora la pubblicazione delle schede Aedes per quel che riguarda i sopralluoghi effettuati nelle scuole cittadine, a Sassoferrato si sono conclusi tutti i sopralluoghi. «A seguito dei controlli è stata verificata la inutilizzabilità totale e disposta l’evacuazione delle abitazioni di 21 nuclei familiari, per un totale di 52 persone. Di queste, 14 sono state collocate presso strutture ricettive locali convenzionate con la Regione Marche. Le restanti 38 persone hanno trovato una diversa ed autonoma sistemazione ed hanno pertanto diritto a ricevere il previsto contributo per la ‘autonoma sistemazione’. Nell’immediatezza degli eventi sono stati allestiti due punti di prima accoglienza: una tendopoli della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile presso il campo sportivo comunale; il Palazzetto dello Sport sito in via Rulliano. È stata inoltre verificata la parziale inutilizzabilità degli immobili di 12 nuclei familiari, per un totale di 20 persone, la inutilizzabilità (totale o parziale) di n. 11 seconde case non abitate e la inutilizzabilità (totale o parziale) di n. 6 pertinenze edilizie (garage, cantine, magazzini, capanne). Si è accertata la inutilizzabilità dell’immobile sede del Centro Anziani ‘G. B. Salvi’ e del Centro Giovani. Nel comprensorio comunale insistono quattro edifici scolastici ed un asilo nido. Tutti questi edifici si presentano in buone condizioni statiche senza evidenti segni di danneggiamento alle strutture portanti. Le uniche lesioni visibili, di rilievo, sono state riscontrate al piano secondo del Liceo Scientifico (di proprietà del Comune di Sassoferrato ma in gestione alla Provincia di Ancona) nel quale – si conclude la nota dell’Amministrazione comunale – è stato necessario provvedere alla demolizione e ricostruzione del divisorio tra il laboratorio ed il corridoio centrale per tutta la sua lunghezza».

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