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Cronaca

JESI PARCO DEL VENTAGLIO: PROVE GENERALI PER LA SACRA RAPPRESENTAZIONE DELLA PASSIONE

JESI, 17 marzo 2018 – Insolito affollamento, questo pomeriggio, al Parco del Ventaglio, il ridente, ampio spazio verde, situato nella periferia ovest della città; a dispetto delle condizioni meteorologiche (ad un certo punto è iniziato anche a piovere) decine e decine di persone si sono ritrovate lì dove da anni va in scena la “Sacra rappresentazione della Passione” del Cristo organizzata dall’Associazione culturale dell’Arco.

il regista Giorgio Massera e signora

Quella in programma domenica 25 marzo sarà la 12/a edizione che anno dopo anno, condizioni meteorologiche e climatiche consentendo, fa registrate una affluenza notevole di cittadini interessati a rivivere “dal vivo” la drammatica vicenda raccontata dai Vangeli ed interpretata da gente del popolo che nei loro personaggi mettono il meglio delle loro capacità.

Il personaggi principe, il Cristo, è interpretato da un giovane jesino, così come sono studenti, lavoratori, impiegati, liberi professionisti e pensionati quelli chiamati a vestire i panni dei discepoli, quelli delle guardie, dei giudici e del popolo.

Anche per questa edizione l’Associazione culturale dell’Arco, organizzatrice dell’evento supportata dalle Parrocchie jesine e da alcune aziende che ogni anno si fanno carico delle spese per la realizzazione dell’evento, e per la sua pubblicizzazione gli organizzatori contano di radunare oltre un migliaio di spettatori (come detto in precedenza, trattandosi di una manifestazione che si svolge all’esterno, tutto dipende dalle condizioni del tempo).

“Sono circa 150 quelli coinvolti nella rappresentazione sacra – ci dice il regista, Giorgio Massera – tante persone impegnate non solo nel portare il loro contributo da attore o figurante, ma anche nella preparazione della scenografia, tecnici delle luci o del suono, vigilanti, ecc.”.

Per chi non conoscesse il Parco del Vallato diremo che esso si può descrivere come un anfiteatro naturale al vertice del quale il pubblico assisterà alla fase terminale del dramma biblico, la Crocifissione; tutto il resto formerà la scenografia dei tanti momenti in cui si sviluppa il dramma, dall’ultima cena, all’ingresso a Gerusalemme, dal tradimento all’arresto, dall’incontro con il massimo rappresentante romani in Israele alla promulgazione della condanna a morte. Il pubblico troverà posto negli ampi spazi verdi del parco.

Già da questo pomeriggio alcuni volontari dell’organizzazione hanno messo a disposizione il proprio tempo libero per mettere in posizione le varie apparecchiature che saranno necessarie per garantire la perfetta diffusione dei tanti dialoghi che caratterizzano la rappresentazione, per posizionare i tanti punti luce necessari sia per gli attori che per il pubblico.

L’appuntamento è per domenica 25 marzo a partire dalle ore 21; l’ingresso al Parco sarà libero, con la speranza, da parte degli organizzatori, che alla fine della rappresentazione qualcuno ricompensi coloro che per la dodicesima volta da quando il compianto Don Bruno Gagliardini l’ideò, offra generosamente un obolo.

 

sedulio brazzini

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