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Cronaca

JESI ALTRI TAGLI IN VISTA NELLA SANITÀ, CHIUDE BRONCOPNEUMOLOGIA?

Il sindaco Massimo Bacci e il coordinatore del TdM Pasquale Liguori

JESI, 18 novembre 2017Chiusura o accorpamento per Broncopneumologia? Siamo di nuovo alle solite, si sbandiera ai quattro venti il “nuovo” Ospedale Modello e poi ecco che all’orizzonte si intravedono nuovi tagli draconiani. L’ipotesi, stando a quanto dice il coordinatore del Tribunale del Malato Pasquale Liguori, è sotto gli occhi di tutti: «Ci giungono voci sempre più insistenti  sulla prossima chiusura/accorpamento  della Broncopneumologia; per la verità i dubbi li avevamo già espressi quando sempre ad ottobre l’ASUR annunciava l’avviso per una unità medica e non per un primariato. È giunto il momento che l’ASUR esca allo scoperto, dica chiaramente  ai cittadini se intende mantenere l’Unità Operativa».

Ma a mettere le carte in tavola sulla delicata vicenda, sempre stando a Liguori, dovrebbero essere anche gli amministratori jesini: «La domanda la giriamo anche al Sindaco Bacci e all’Assessore Quaglieri che, in virtù di una loro dichiarata collaborazione intrapresa con i vertici dell’ASUR, ora devono farsi parte attiva per avere rassicurazioni circa la sopravvivenza della Broncopneumologia, un reparto che ha segnato la storia della sanità jesina. I cittadini aspettano fiduciosi».

Broncopneumologia è però solo la punta dell’iceberg del “Carlo Urbani”: «All’inizio di ottobre il Sindaco Bacci e L’Assessore Quaglieri – incalza il coordinatore del TdM -, dopo un incontro con i vertici dell’ASUR, annunciavano la prossima nomina dei nuovi primari per Dermatologia, Ortopedia e Neurologia, oltre che un’unità medica per la Broncopneumologia. Al momento è stato nominato solo il direttore della Dermatologia, peraltro dopo un’assegnazione che ha fatto gridare allo scandalo, negando al Dr. Bugatti una nomina che, a nostro avviso, gli spettava per titoli e per punteggio. Ora, mentre attendiamo le nomine promesse per le altre Unità Operative, compresa quella della Medicina di Urgenza non citata nel comunicato di ottobre».

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