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Cronaca

JESI CITTADINI ‘VIGILANTES’, QUARTIERE LE CAVE TRA RISSE E BIRRA A FIUMI: «VENITE A VEDERE COSA SUCCEDE DI NOTTE»

Bottiglie di birra messe in fila lungo una stradina interna

JESI, 19 luglio 2017 – Dallo stato di abbandono delle panchine pubbliche nell’area prossima a Largo S. Allende,  agli schiamazzi nel quartiere, conosciuto dagli anziani jesini, come “le Cave”, ovvero quell’agglomerato urbano schiacciato tra via XXIV Maggio e via Giacomo Acqua. Qui, dove abita il nostro lettore, è divenuto luogo di incontro per una moltitudine di cittadini extracomunitari.

Il nostro vigilantes ci dice che lui è costretto ad alzarsi presto, al mattino, perché deve recarsi al lavoro, ma che il risveglio, specialmente in queste nottate calde, arriva dopo pochissime ore di sonno disturbato dagli schiamazzi che arrivano dalla zona dove è operativo fino alle ore piccole un non meglio specificato esercizio pubblico che, tra gli altri innumerevoli articoli più o meno etnici, vende anche e soprattutto birra. Si sa come succede in questi casi; dopo un primo assaggio della fresca bevanda, segue un secondo bicchiere, poi un terzo e così via, fino a che spesso si perde il controllo.

Aumenta il volume della voce, gli scambi di opinioni e le notizie vengono espressi ad alta voce e chi si trova a dormire in casa viene svegliato. Spesso si sarebbero verificate delle risse a causa dell’alto tasso alcol emico, in questo caso sarebbero stati allertati Carabinieri e Polizia, “ma niente” risultati ci scrive il lettore. Ci sono stati esposti, “raccolte di firme dei residenti, incontri con il sindaco, ma niente” a rappresentare l’elemento di attrazione per tanti extracomunitari. Il nostro lettore ritorna all’articolo delle panchine e conclude così la sua missiva: “Onestamente, se qui da noi ora ci fosse un po’ di erba alta o una panchina arrugginita neanche la vedremmo”. Onestamente, commentiamo noi, se in tutta la città e nella zona delle Cave la vigilanza fosse più frequente,  i controlli più attenti e l’attenzione alle segnalazioni dei cittadini prese in debita considerazione forse queste cose non succederebbero e la popolazione potrebbe dormire sonno tranquilli.

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