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Cronaca

JESI FUORI DALL’ISTITUTO CERVI, BORNIGIA (PD) CRITICO: “RESISTENZA ED ANTIFASCISMO TERRENI NON CONGENIALI ALLA GIUNTA BACCI”

JESI, 10 ottobre 2017 – Dura presa di posizione del segretario pro tempore del partito democratico di Jesi Stefano Bornigia contro la Giunta Bacci che ha deciso di uscire, come socio, dall’Istituto Cervi di Reggio Emilia.

Stefano Bornigia

Il Comune di Jesi era socio dal 2006  -sindaco Belcecchi – per una quota parte di 700 euro annue, uno tra i 116 soci totali in rappresentanza di molti Comuni d’Italia.

Per anni gli studenti di Jesi erano stati portati in gita culturale al museo Cervi di Gattatico in provincia di Reggio Emilia.

Visite ricambiate da altri studenti delle scuole italiane in visita alla città di Federico II oltre, a studiosi tra i quali Maria Cervi presente alla ricorrenza del 60° anniversario della Liberazione della celebrazione della Repubblica Italiana.

Da notare che il rappresentante del Comune di Jesi nel cda dell’Istituto Cervi è Leonardo Animali, ex asssessore alla cultura del Comune di Jesi.

Bornigia ha scritto: “Apprendiamo con stupore che la Giunta Bacci ha deciso di lasciare l’Istituto Cervi. Non possiamo che criticare una simile scelta, miope nella sostanza e inadeguata nella forma. L’Istituto Cervi è in effetti un Ente che si rivolge ai giovani, che mantiene vivi i valori della Resistenza e dell’antifascismo.Un luogo in cui si seminano valori storico-culturali e si raccoglie democrazia; luogo e valori ai quali si è inteso abdicare. Non è pensabile che una manovrina di bilancio da 700 euro ne sia la premessa. Non è possibile che un salvare le apparenze, (la devoluzione dei 700 euro alla consulta della Pace) ne sostenga l’esito. Il Comune avrebbe potuto continuare a far parte dell’Istituto Cervi, utilizzandone a pieno le potenzialità, educative e culturali e allo stesso tempo offrire un aiuto economico, meramente simbolico, di 700 euro, anche alla Consulta per la Pace. Questo gesto sarebbe stato da tutti apprezzato. L’operazione ad excludendum confezionata in malo modo, fa emergere invece un evidente e preoccupante nodo al pettine: Resistenza e Antifascismo non sono terreni congeniali a questa amministrazione cittadina”.

e.s.

 

 

 

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