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Cronaca

JESI FERRAGOSTO: TURISTI DA TUTTO IL MONDO IN CITTA’ COLPITI DALL’ARTE E DALLA BELLEZZA DELLA NOSTRA TERRA

JESI, 16 agosto 2017 – Non solo mare, campagna o montagna nel giorno di ferragosto; alcuni, infatti, hanno approfittato dei musei aperti per visitarli.

Il museo Federico II (foto Binci)

E questo anche nella città di Pergolesi dove non esistono spazi espositivi “statali”, ma solamente comunale e privato.

Per questa particolare giornata il Comune ha messo a disposizione dei turisti la Pinacoteca civica che nella sola mattinata ha registrato l’accesso di una cinquantina di visitatori; un’altra decina hanno scelto il pomeriggio per percorrere l’artistica Galleria Rococò ed ammirare i numerosi dipinti appesi alle pareti delle varie stanze.

Tra i visitatori del mattino ben 32 erano francesi che hanno scelto di immergersi nelle stanze di Palazzo Pianetti , circondati di immagini e di colori; gli altri 18 hanno approfittato dell’iniziativa dell’ufficio turismo che proprio nelle giornate di martedì organizza un giro turistico mirato.

Grosso successo anche per il Museo “Stupor Mundi” di piazza Federico II che nelle 5 ore di apertura al pubblico (gli orari d’accesso prevedono l’apertura alle ore 10 e la chiusura alle 13, la riapertura alle ore 15 e l’ultimo accesso alle 19) ha visto transitare ben 190 visitatori. “Il 30% di essi – ci hanno detto all’ingresso del Museo – era composto da stranieri provenienti prevalentemente da Olanda, Belgio, Austria  e Germania” , tutti interessati a ripercorrere in modo moderno la vita, le vicende e la storia del Grande Svevo.  “Tra questi 190 visitatori c’è stata anche una giovane coppia proveniente da Gerusalemme” che al termine della visita ha avuto parole di compiacimento per  l’allestimento, la storia e le tecnologie contenute nel Museo.

Altra curiosità registrata dal personale in servizio nel Museo di Federico II è il giudizio espresso da molti dei visitatori che non si aspettavano di vedere un territorio come quello marchigiano così bello; questo, evidentemente, perché la nostra terra è poco pubblicizzata sia a livello nazionale, che internazionale.

Coloro che hanno espresso tale considerazione, ci ha detto il personale del Museo, non si riferivano solamente agli aspetti artistici, peraltro incensati, quanto alla cultura in generale e alle bellezze delle nostre colline e delle spiagge.

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