Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI GIOVANE BENGALESE ARRESTATO DAI CARABINIERI PER SPACCIO DI DROGA, IL GIUDICE NON NE RAVVISA LA NECESSITÀ: TORNA LIBERO

JESI, 2 agosto 2017 – La lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti non va in ferie, anzi, proprio in questo periodo i Carabinieri hanno intensificato i controlli e messo a segno nuovi successi. L’ultima operazione è avvenuta ieri pomeriggio (1 agosto) nella zona centrale della città dove i militari del Nucleo Radiomobile, guidati dal maresciallo Roberto Scarpone, hanno fermato due giovani che viaggiavano in sella ad un motorino. I Carabinieri si erano insospettiti a seguito del comportamento del giovane che sedeva sul sellino posteriore; questo, dopo aver visto l’auto dei Militari dell’Arma che li seguiva continuava a girarsi per controllarne i movimenti. Tale comportamento ha insospettito l’equipaggio della Radiomobile che ha deciso di intervenire.

Il maresciallo Roberto Scarpone

Erano circa le 18,30 quando questo avveniva. Alla guida del ciclomotore si trovava un minorenne di Jesi mentre il passeggero è risultato essere un cittadino bengalese di 19 anni già noto alle forze dell’ordine che in più occasioni lo hanno fermato e controllato per il suo comportamento sospetto; il giovane, infatti, è stato visto frequentare il parco di via Zannoni, “luogo – è stato detto in conferenza stampa – tenuto particolarmente sotto osservazione da parte dei militari”. Una volta fermati, ai due sono stati richiesti i documenti e questo ha creato non poca agitazione al giovane straniero che ha convinto ancor più i militari di trovarsi vicini al ritrovamento di qualcosa di interessante. E così è stato.

Il bengalese è stato accompagnato in caserma dove è stato sottoposto ad una accurata perquisizione che ha portato al rinvenimento di un involucro in cellophane all’interno del quale erano occultati alcuni grammi di marijuana nascosta negli slip. Convinti che quei 10-11 grammi di sostanza stupefacente non fossero i soli in possesso del giovane, i Carabinieri hanno esteso i controlli anche a casa del bengalese. Dopo aver frugato inutilmente nelle stanze  i militari dell’Arma hanno esteso la perquisizione al garage dove rinvenivano un vasetto dove un tempo c’era dello yogurt ed oggi riempito con altri 60 grammi di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento.

Il controllo delle forze dell’ordine non si è limitato all’appartamento, essi hanno anche effettuato una insolita “perquisizione telematica” sul cellulare in possesso dello straniero; controlli che ha permesso di estrapolare alcuni messaggi/conversazioni/chat in linguaggio criptato, ma il cui senso era riconducibile a prossime cessioni di sostanze stupefacenti a terze persone.

In base agli elementi raccolti il bengalese è stato dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione a fini di spaccio; il P.M. di turno, il dottor Paolo Gubinelli, avuta notizia dell’arresto e valutate le risultanze dell’indagine condotta dai Carabinieri di Jesi, “disponeva, ai sensi dell’art. 121 delle norme di attuazione del codice di procedura, che l’arrestato fosse posto in libertà, in quanto non veniva ravvisata la necessità di richiedere l’applicazione di misure coercitive”. Dalle indagini svolte, il minorenne jesino che era con il bengalese sarebbe risultato estraneo a tutta la vicenda, pertanto, una volta conclusa la pratica al Comando Compagnia  e stato affidato ai genitori.

(s. b.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News