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Cronaca

JESI GIRO D’ITALIA, SUMMIT IN COMUNE: SI LAVORA PER AVERE LA TAPPA DI ARRIVO E PARTENZA

JESI, 19 febbraio 2016 – Il Giro d’Italia potrebbe annoverare tra le sue tappe anche Jesi per l’edizione del 2017, quella numero 100.

In Comune si sta lavorando proprio in questa direzione e proprio mercoledì sera, 17 febbraio, si è svolta una riunione per sondare le disponibilità delle varie associazioni che saranno coinvolte nel progetto e per programmare un primo punto di contatto con la macchina organizzativa della corsa in rosa.

Contatto che avverrà domenica 13 marzo in occasione della quinta tappa della Tirreno-Adriatico (targata anch’essa Gazzetta e Rcs sport) che arriva sul nostro monte San Vicino.

Attorno al tavolo si sono seduti l’assessore allo sport, Ugo Coltorti, e il consigliere comunale Giancarlo Catani, delegato al turismo. Con loro, per questo primo giro di opinioni, il presidente della Federciclismo regionale, Lino Secchi, rappresentanti di gruppi amatoriali ciclistici, Confcommercio, Confartigianato, Confindustria. Anche la Cna locale, seppur non presente, dopo l’esperienza molto positiva della nazionale cantanti  a Jesi, fa comunque parte del gruppo.

«È  da quando mi sono insediato come assessore che ci penso  – ha detto Ugo Coltorti – e questo incontro è servito per sondare la disponibilità delle varie associazioni, anche perché ci sono costi da affrontare e si rende perciò necessario vagliare il primo step, quello di quanti siano disposti a sostenere l’impegno economico. Ci stiamo lavorando,  andiamo avanti, in questo siamo tutto d’accordo. Sarebbe bellissimo riuscirci ma c’è da considerare che la concorrenza sarà tanta anche se il nome della città, in campo sportivo, pesa».

«L’interesse c’è – ha affermato Catani – occorrerà, però, approfondire tutti i vari aspetti, non solo quelli organizzativi. Comunque, esiste  l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti a rivedersi da qui a un paio di settimane per poter indirizzare il progetto sui giusti binari».

Due sono le opzioni che  si presentano, vale a dire se Jesi sarà sede di arrivo e di partenza oppure soltanto di partenza. Vedremo. La volontà, comunque, è quella di raggiungere il traguardo che porti la città a essere configurata nella prima opzione anche se «in questo caso – sottolinea Coltorti – i costi lievitano a 150 mila euro. Però il fatto che la presenza della carovana del Giro si prolunghi permette di avere tanta visibilità e maggiori opportunità per tutto l’indotto. Ci speriamo, anche perché in occasione del Giro femminile di due anni fa gli organizzatori hanno potuto costatare come l’accoglienza ricevuta a Jesi non abbia avuto eguali in  altre parti d’Italia. Siamo stati diversi, con tanto in più rispetto alle altre città. E questo ho potuto verificarlo di persona sugli altri traguardi».

Bisogna risalire al 23 maggio 1985 per trovare la nostra città sede di una tappa del Giro d’Italia mentre l’8 e 9 luglio 2014 Jesi fu traguardo della quarta tappa del Giro femminile e partenza della quinta. Era l’anno nel quale la città fu insignita del titolo di  “Città europea dello sport”.

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