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JESI IN CONSIGLIO COMUNALE UN’INTERPELLANZA SUL ‘PATTO PER LA SCUOLA’

Le percentuali di alunni stranieri in ciascuna classe non dovrebbero, di norma, superare il 30%

JESI, 23 marzo 2018 – Tra i temi caldi del consiglio comunale di oggi c’è l’interpellanza  portata da Agnese Santarelli (Jesi in Comune ) contro il mancato rispetto del protocollo d’intesa denominato Patto per la scuola che  porta alla luce dati importanti.

Agnese Santarelli

Nel 2017 gli alunni stranieri nella scuola per l’infanzia Kipling sono risultati essere pari al 2,06%, nella scuola per l’infanzia Monte Tabor pari al 2,5%, mentre nella scuola per l’infanzia La giraffa sono risultati pari al 51,89%, ben al di sopra del limite del 30% previsto dal protocollo; nel 2018 poi gli alunni stranieri nella scuola per l’infanzia La giraffa sono pari al 68% e di regola, quando un alunno inizia il suo percorso scolastico all’interno di un Istituto Comprensivo, poi proseguirà all’interno del medesimo anche per i successivi ordini e gradi di formazione.

Patto che, dati alla mano sembra essere ad oggi violato.

C’è da premettere , facendo un passo indietro che la concentrazione di numerosi cittadini stranieri in alcune zone determinate della città è il frutto, anzitutto, di politiche urbanistiche poco lungimiranti.

Il Patto nasce da una buona intuizione quella di favorire l’inclusione degli alunni stranieri in tutta la città  ed è stato approvato, con delibera di Giunta n. 183 del 19/12/2012 e poi confermato con delibera di Giunta n. 19 del 29/01/2018, siglato dall’Amministrazione Comunale e da tutti i dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi della città.

All’art. 8 lett. B di tale protocollo si prevede che le percentuali di alunni stranieri in ciascuna classe non potrà, di norma, superare il 30%, così come previsto dalla circolare n. 2 del 8/01/2010 del MIUR, e che tale obiettivo è da raggiungere con la collaborazione delle scuole, prevedendo, ove possibile, l’attivazione di misure di accompagnamento, quali l’offerta dei servizi mensa e trasporto agli alunni stranieri che superano il limite del 30% che accettano di frequentare scuole di fuori bacino; ci si chiede ora per quale motivo il protocollo non sia stato rispettato e quali siano gli strumenti che si intendono mettere in atto ora per arrivare invece al rispetto del patto per la scuola, anche con il coinvolgimento di tutti i dirigenti scolastici.

Cristina Amici Degli Elci

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