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Cronaca

JESI CON LA CARTA D’IDENTITÀ LA SCELTA DI DONARE GLI ORGANI

JESI, 5 aprile 2016 – Sono passati decenni da quando l’AIDO, (l’Associazione Italiana Donatori di Organi) iniziò a  chiedere alle autorità civili di adottare dei provvedimenti che consentissero ai cittadini di esprimere il loro consenso sulla donazione degli organi; dai palazzi del potere non si fece altro che promettere, assicurare, ma puntualmente rinviare. Arriviamo al 2000 quando il Ministero della Sanità distribuì a tutti i cittadini del materiale illustrativo per effettuare “una scelta consapevole” con tanto di tesserino personale attraverso il quale esprimere il suo assenso o dissenso sulla donazione di organi. “Dichiaro di voler donare i miei organi e tessuti dopo la morte a scopo di trapianto”, si leggeva nella tessera che prevedeva l’apposizione di una croce sul “SI”, in caso di adesione, o sul “NO”.

Non tutti, anzi pochissimi, allora espressero la loro volontà e il progetto rimase nel cassetto così come i pochi tesserini si confusero tra i documenti personali. Dal Comune arriva quella che per molti è la novità; quanti si recheranno all’ufficio anagrafe per il rilascio del documento d’identità o per il suo rinnovo potranno sottoscrivere una apposita dichiarazione di consenso o diniego alla donazione. “Tale dichiarazione – si legge in una nota del Comune – sarà registrata ed inviata alla banca dati unica nazionale del Sistema Informativo Trapianti, consultata 24 ore su 24 dai vari centri trapianti italiani. Il Comune di Jesi ha infatti attivato le procedure di acquisizione delle manifestazioni di volontà alle donazioni degli organi, frutto del’adesione alle linee guida operative dell’apposito  progetto promosso dalla sezione Federsanità dell’Associazione Italiana dei Comuni. Tale progetto – si legge ancora nella nota – prevede la sperimentazione di questo tipo di attività che ha preso le mosse dopo un apposito corso di formazione a cui hanno partecipato i dipendenti dell’Ufficio Anagrafe di Jesi”.

È bene sapere che nel caso in cui il cittadino che ha aderito alla donazione confermando il consenso nel caso in cui dovesse cambiare parere sarà libero di farlo contattando i seguenti soggetti: aziende ospedaliere, Asur, ambulatorio del medico di base, il centro regionale per i trapianti o lo stesso ufficio anagrafe nel momento del rinnovo di validità del documento d’identità. Resta inteso che esprimere consenso o diniego alla donazione di organi rappresenta una libera espressione di volontà da parte del cittadino che sarà registrata: questi, però, può anche esimersi dal dichiarare la sua volontà.

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