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JESI LA STAGIONE LIRICA DEL TEATRO PERGOLESI AL DEBUTTO CON “ADELSON E SALVINI”

ope1JESI, 9 novembre 2016 – A due giorni dal debutto, venerdì 11, la 49ma Stagione Lirica del teatro Pergolesi, presenta il nuovo allestimento di “Adelson e Salvini“, di Vincenzo Bellini, nell’ambito della stagione unica “Opera Ancona Jesi“.

Nel foyer del teatro il maestro José Miguel Pérez Sierra, direttamente da Madrid, il regista Roberto Recchia, impegnatissimo con la rappresentazione odierna per l’anteprima giovani, Benito Leonori, scenografo, Catherine Buyse Dian, costumista.

Con loro anche il direttore artistico, Vincenzo De Vivo, l’ad della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, e l’assessore alla cultura, Luca Butini.

L’opera è proposta nella versione originale, quella effettivamente eseguita a Napoli nel Carnevale 1825 e scritta dal giovanissimo compositore al termine dei suoi studi di conservatorio, con i dialoghi parlati e il ruolo del basso buffo cantato in napoletano. L’edizione critica proposta, a cura di Casa Ricordi, rappresenta nella maniera più completa possibile lo stato attuale delle conoscenze intorno ad “Adelson e Salvini”, dopo il rinvenimento nel 2001 di fonti precedentemente sconosciute, emerse nel Fondo Mascarello della Biblioteca del Conservatorio di Milano, che hanno consentito di e e ridisegnare radicalmente ciò che si credeva di sapere sull’opera e di integrare le lacune di autografi e manoscritti già noti.

Questo significa che saranno molti gli studiosi di musica e gli appassionati di Bellini che verranno per assistere alla prima messa in scena di una nuova edizione critica. Per l’occasione è prevista anche la registrazione in dvd a cura della casa discografica Bongiovanni.

Il direttore d'orchestra Perez Sierra

Il direttore d’orchestra Perez Sierra

“E’ una sfida – ha sottolineato Pérez Sierra – ma siamo convinti del risultato della nostra ricerca. La partitura evidenzia influenze precise: Rossini, Mozart, il Settecento napoletano, il Bellini che verrà. Per me un lavoro appassionante, affrontato come una prima mondiale“.

Stesso canone per la regia perché “il testo è abbastanza lineare ma anche stravagante – spiega Roberto Recchia – con due punti di forza: la follia romantica e l’esotismo rappresentato dal luogo, l’Irlanda. Il tutto bilanciato con la vis comica presente in dosi massicce. Un Bellini inedito“.

Benito Leonori e Catherine Buyse Dian

Benito Leonori e Catherine Buyse Dian

Scena, di Leonori – lo studio di Salvini –  e costumi, di Buyse Dian – tutti dipinti a mano – , inoltre, “fanno parte di un dipinto, tutto quello che si vede lo vediamo attraverso gli occhi di Salvini. E sono visioni, l’immaginario, che poi si dipanano nell’opera”.

Si tratta di “una nuova proposta rilanciata con metodo antico – dice Vincenzo De Vivo – noi siamo quel pubblico che, come quella volta, riconobbe subito il genio di Bellini e ne decretò il successo. Sono grato al team creativo di aver affrontato lo spettacolo nel modo giusto, presentandoci un Bellini conscio delle proprie possibilità ma che non immaginava cosa e chi sarebbe diventato”.

Appuntamento venerdì 11 novembre ore 20.30 e domenica 13, ore 16.00.

(p.n.)

 

 

 

 

 

 

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