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Cronaca

JESI LA VOCE DELLE DONNE NELLA STORIA, LETTERIA BELARDINELLI

JESI, 10 dicembre 2017 – In occasione del secondo incontro del progetto Frammenti dal ‘900, dedicato alle “Città possibili”, venerdì prossimo, 15 dicembre, alle ore 14,30, nell’aula magna dell’IIS “G. Galilei” sarà rievocata la figura delle fiera Repubblicana jesina. L’occasione è una monografia sulla storica cittadina scritta da Silvia Barocci.

Tema della lezione, dal titolo Resistenze Possibili: Letteria Belardinelli, un caso jesino, sarà la Resistenza al femminile e la figura della professoressa nella sua vita di impegno pubblico. La lezione sarà tenuta dalla Barocci, docente di Lingua e cultura inglese al Liceo Artistico Mannucci di Jesi e autrice, come sopra riportato della monografia. Accanto all’autrice, per portare la sua testimonianza, il prof. Vittorio Massaccesi, ex Sindaco che ebbe modo di lavorare a stretto contatto con la Belardinelli negli ultimi anni prima della sua dipartita.

128 anni or sono, esattamente l’8 dicembre 1889, nella città di Federico II veniva alla luce una bimba che, crescendo, avrebbe dato lustro alla città per la sua cultura, l’intraprendenza e le sue virtù morali. Da una povera famiglia nasceva Letteria Belardinelli che nel 1913, al termine di un percorso di studi, ottenne la laurea in economia e commercio all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ritornata nella sua città dopo aver partecipato alla guerra di liberazione la Belardinelli divenne insegnante all’Istituto “P. Cuppari”, ruolo che svolse per  una trentina d’anni . Fu impegnata in politica nelle fila del Partito Repubblicano, fervente antifascista, fu eletta in consiglio comunale dove occupò incarichi amministrativi di rilievo come quello di assessore.  Molti dei più anziani la ricordano ancora come componente del consiglio di amministrazione degli IRB, gli Istituti Riuniti di Beneficenza,  e ancor più nella veste di Presidente delle Cooperative Riunite di Consumo che aiutarono la parte meno abbiente della città nel sopravvivere negli ani del dopoguerra. Morì il 28 aprile del 1968.

(s. b.)

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