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Cronaca

JESI L’ALTRO VOLTO DEL FERRAGOSTO, CARITAS E “CASA DELLE GENTI” NON VANNO IN FERIE: ACCOGLIENZA PER I POVERI

La cucina della Caritas prepara ogni giorno i pasti per gli ospiti

JESI, 15 agosto 2017 – Una città divisa in due, la Jesi di ieri mattina: nella zona sud, dove aprono le vetrine la gran parte dei centri commerciali si poteva assistere ad un via vai di gente, sia per le strade, così come nei supermercati. Nella zona a nord, quella considerata residenziale, traffico pressoché zero. Nel primo caso la folla dei grandi magazzini era intenta ad acquistare prodotti alimentari ed altro da poter gustare in un pic-nic all’aperto, in compagnia di amici e parenti. Non a caso tra la schiera di clienti era possibile notare alcune mini comitive di giovani, solitamente restii a soffermarsi di fronte ai banchi alimentari; ragazzi e ragazze con carrelli ben forniti di confezioni di affettati, frutta e altri prodotti già pronti per essere consumati. Tutto questo nel corso della mattinata, perché nel pomeriggio tutto il movimento si è fermato e la città è stata come pervasa da sopore.

La “Casa delle Genti” può ospitare fino a 16 soggetti, offrendo riparo a persone in difficoltà

L’aria di vacanza ferragostana che sta interessando la città ha coinvolto anche i due punti di incontro per  persone e famiglie disagiate: quello di viale Giovanni XXIII dove è operativa la Caritas Diocesana con i suoi servizi ed il Centro di pronta accoglienza “Casa delle Genti”, in via Cascamificio 14/16. In questo mese di agosto il primo centro, quello della Caritas, ha fatto registrare un calo delle persone che frequentano la mensa; una diminuzione dovuta sia al periodo dell’anno, così come dal fatto che da poche settimane si è trasferito nella nuova struttura (in precedenza il centro Caritas era operativo presso la Parrocchia di San Giuseppe, in una zona densamente popolata e facilmente raggiungibile a piedi). Completamente diversa la situazione alla Casa delle Genti; una struttura voluta dall’Azienda Sevizi alla Persona dell’Ambito territoriale 9 (ASP9), dal Gruppo Umana Solidarietà (GUS) e dal Comune di Jesi. Qui il personale volontario che provvede all’accoglienza, in questo periodo estivo non è in grado di soddisfare tutte le richieste di un posto letto; tutti i 16 posti sono occupati sia da senza tetto italiani che stranieri. Tantissime le richieste che gli addetti all’accoglienza non hanno potuto accogliere; questo perché moltissime della altre “Case” operative sul territorio marchigiani risultano chiuse. Al momento, oltre a quella di Jesi, risultano aperte quelle di Ancona e San Benedetto del Tronto.

La “Casa delle Genti”

I 16 ospiti di Jesi debbono osservare precise regole come quella dell’ingresso e dell’uscita dalla “casa”, dal lunedì al venerdì la struttura è operativa dalle ore 18 alle 8 del mattino successivo; dopo quest’ora l’ospite deve lasciare la struttura dove potrà dormire per un massimo di 15 notti. Solo dopo essere trascorsi tre mesi dall’ultimo pernottamento il richiedente assistenza potrà essere riammesso.

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