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Cronaca

JESI L’ASSESSORE BOCCIA LE TELECAMERE AI NIDI “OASI” E “ROMERO” E VARA I GRUPPI DI SUPERVISIONE

JESI, 21 novembre 2017 – Dopo il moltiplicarsi dei casi di maltrattamenti di fanciulli e bambini da parte del personale scolastico, i genitori dei circa 120 bimbi che frequentano i nidi “Oasi” e “Romero” hanno cercato di proteggere i loro piccini invocando l’installazione di telecamere nelle due strutture.

L’assessore Marisa Campanelli, però, non ha accolto la richiesta optando per una azione educativa e di dialogo tra le famiglie ed il personale scolastico.

Una risposta negativa che però ha una sua ragione; in Parlamento, infatti, è ferma una proposta di legge per l’abolizione della videosorveglianza nella aule che se si dovesse sbloccare renderebbe inutile la spesa per le apparecchiature di controllo visivo.

In sostituzione della tecnologia la Campanelli – e con lei anche l’intera Giunta – ha proposto l’istituzione di “Gruppi di supervisione” composti dagli stessi cittadini col compito di ascoltare le difficoltà degli insegnanti ed uno sportello per i genitori che potranno avere suggerimenti per il confronto con i bambini. A coordinare questo progetto, già avviato il 15 novembre scorso e operativo fino ad aprile, la dottoressa Romina Pulita che avrà il compito della formazione degli educatori, promuovere e mantenere ore dedicate alla formazione, ore dedicate ai gruppi per costruire assieme strategie. Lo sportello d’ascolto sarà a disposizione degli insegnanti, dei genitori e del personale  tutto dei nidi. Queste ultime due categoria sono composte complessivamente da una ventina di soggetti che dovranno assistere alle lezioni. Queste, complessivamente, sono 19 al mese suddivise tra gruppi che seguiranno corsi di formazione, gruppi di lavoro (max 2 – 2,30 ore a settimana) e quelli dei luoghi di ascolto.

Insomma, niente telecamere, ma sicurezza garantita dalla professionalità certificata del personale dei due nidi. Questo fino ad oggi perché l’Oasi prima o poi dovrà chiudere per mancanza di personale, quello che opera attualmente sta per tagliare il traguardo della pensione. Il costo del progetto è stato calcolato in circa 6mila euro; denaro ben speso.

Un ultima considerazione da parte della Campanelli è che questa soluzione per garantire la sicurezza dei bambini è l’unica attivata nelle Marche e che sono già tante le strutture che stanno chiedendo informazioni sul progetto.

(Sedulio Brazzini)

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