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Cronaca

JESI LE TELECAMERE DEL SOTTOPASSO FERROVIARIO INNESCANO LA POLEMICA, INTANTO I VANDALI SONO IN AZIONE

JESI, 13 ottobre 2017 – Come era immaginabile, l’utilizzo delle telecamere nel sottopassaggio della Stazione – che servirebbero più da deterrente che altro – ha immediatamente innescato una raffica di reazioni. Per riassumere, a poco tempo dalla riqualificazione ed imbiancatura del sottopassaggio della Stazione un giovane ha pensato bene di imbrattare le mura senza accorgersi di essere ripreso dalla telecamera.  Visto che non ci sono state denunce l’uomo non è stato né individuato né denunciato. E le telecamere? Interpellata la polizia municipale così in breve ci spiegava il comandante “la telecamera è collegata alla nostra centrale ed è sempre in funzione ma solo in casi in cui sia fatta una segnalazione o una denuncia recuperiamo i filmati e li analizziamo, non abbiamo un operatore dedicato esclusivamente a questo”.

A cogliere la palla al balzo della polemica è stato Massimiliano Lucaboni per Libera Azione  Jesi che commenta così: “Consentitemi di dire siamo al limite della follia. Ma come si possono dire certe cose così come se la cosa non fosse grave. Ora fortunatamente abbiamo solo un graffito sulla parete ma se fosse o accadesse qualcosa di serio e la polizia urbana avendo li una telecamera non ha nessuno  che la controlli? Come pensano di intervenire con celerità in caso di necessità seria? Aspettiamo la denuncia? Ma la denuncia di chi? Di chi magari ha subito una qualche violenza o sopruso. Ma la vogliamo o no capire che le telecamere hanno un senso solo se hanno un operatore alle spalle che le controlla? Ma che vuol dire tenerle li accese quando nessuno le controlla. E questo succede di giorno figuriamoci la notte. Bene almeno oggi abbiamo le parole del Comandante della polizia urbana a dirci con franchezza che tutto il lavoro è I soldi spesi nella videosorveglianza sono stati soldi buttati al vento perché dall’altra parte non c’è nessun operatore a segnalare alle forze dell’ordine né violazioni né violenze insomma siamo al far west. Che desolazione.”

Di diverso parere Samuele Animali di Jesi in Comune che da mesi parla di riqualificazione di alcune zone della città e non di occhi elettronici che ne spiano l’ andamento, rimarca Animali   “avevamo già preso posizione in merito all’uso di telecamere che per noi non hanno un valore di deterrenza ma forse in certi luoghi offrono una maggiore  percezione di sicurezza ma nulla di più, chi vuole delinquere non lo fa sotto  una telecamera ma magari  poche decine di metri più in la. La sfida vera è quella di affrontare di petto la questione sicurezza con interventi mirati in alcune zone della città dove il degrado è più marcato “.

(Cristina Amici degli Elci)

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