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Cronaca

JESI L’ULTIMO DIFENSORE CIVICO, PAOLO MARCOZZI: “LA CITTÀ CHE TUTTI VORREBBERO MA CHE NON C’È”

JESI, 19 ottobre 2017 – Dopo gli atti di vandalismo segnalati da Qdmnotizie, le indicazioni che ci sono arrivate da cittadini e commercianti riguardanti il corso Matteotti e l’ex CSM dietro l’ ospedale centrale, abbiamo chiesto il parere dell’ex difensore civico Paolo Marcozzi autore di varie foto che pongono in rilievo diverse problematiche della nostra città.

Da ex difensore civico ma soprattutto da cittadino attento,  cosa pensa oggi della città?

“Per curiosità, sono andato a rileggermi la relazione da me presentata  nel 2010 come Difensore Civico.  Premetto che della stessa è stata rimossa ogni traccia dal sito Aesinet del Comune di Jesi; l’unica traccia esistente si trova sulla pagina Facebook di ex Difensore Civico Comune Jesi.  In quella relazione parlavo, fra l’altro, della necessità della presenza costante di una pattuglia della Polizia Municipale sul territorio anche di notte, a supporto di quelle dei Carabinieri e della Polizia; ovviamente non per dare la caccia ai rapinatori, ma per rilevare le illegittimità la cui repressione spetta all’Ente Comune: la maggior parte degli interventi degli agenti che operano sulla strada erano rivolti a sanzionare i divieti di sosta, che costituiscono effettivamente un problema, ma non quello principale; ad esempio, appariva trascurata la questione della velocità delle autovetture nelle strade urbane, che, in molti casi, appare assai rilevante e tale da costituire pericolo per l’utenza; in alcuni casi era stata segnalata eccessiva fiscalità nelle contestazioni, come nel caso di un automobilista multato perché superava di 1 chilometro i 50 orari o di un motociclista che aveva introdotto il motociclo nella Ztl spingendolo a mano; in certi casi bisognerebbe adoperare l’elasticità mentale necessaria per capire che ben altre sono le violazioni da sanzionare.  Parlavo – continua Marcozzi – anche dei rumori molesti  durante le ore notturne, ribadendo la necessità del recupero della legittimità, già segnalata in più occasioni, recupero nel quale la Polizia Municipale gioca un ruolo fondamentale. Infatti, se, da un lato, è fondamentale inculcare la buona educazione soprattutto nelle giovani generazioni (non è detto che, per offrire svago ai giovani, si debba consentire loro la libertà di violare le libertà altrui), dall’altro è necessario il rigoroso controllo sia degli spazi fisici a ciascuno assegnati (perché la tolleranza fa sì che, giorno dopo giorno, quasi senza accorgersene, tali spazi si allarghino fino a fagocitare una strada, una piazza, un parco, un pubblico spazio), sia degli spazi temporali (tollerare che un locale pubblico prolunghi l’orario di chiusura o continui a diffondere musica oltre l’orario stabilito significa permettere a chiunque di continuare a disturbare impunemente il riposo e la quiete della città). Ciò è possibile solo incrementando la vigilanza sui comportamenti illegittimi (con l’istituzione di pattuglie di Vigili Urbani che, specialmente nelle sere d’estate, girino per la città e rispondano prontamente alle chiamate dei cittadini”.

piazza oberdan

Poi l’ex difensore civico tocca l’argomento pulizia della città. “C’era inoltre il problema della pulizia della città – sostiene – (specialmente del centro storico) e degli escrementi dei cani che lordano molte strade della città; e, per quanto riguarda i piccioni, qualcosa era stato fatto, ma molto restava ancora da fare, se vogliamo che la città murata riacquisti la sua dignità di luogo abitativo privilegiato: residenti e piccioni sono due entità fra loro incompatibili ed a soccombere (foss’anche di rabbia, se non proprio di malattie) non possono essere i primi”. 

A proseguire Marcozzi punta il dito sulla manutenzione: “Sempre più grave era il problema della manutenzione delle strade, centrali o periferiche che siano. E’ un problema molto sentito dai cittadini, che non può essere ridotto ad una mera questione di soldi; non si può fare a meno di segnalare come la mancata manutenzione delle strade significa venire meno ad uno dei compiti essenziali dell’ente pubblico che non può essere supplito con il risarcimento dei danni provocati: il cittadino chiede che i danni non ci siano e, solo quando essi si siano verificati, ne chiede il risarcimento.  A distanza di sette anni non mi sembra che la situazione si migliorata, anzi, semmai è peggiorata. La manutenzione delle strade è sempre carente. Per citarne solo qualcuna più frequentata, provate a passare per il Corso e a girare in via Palestro, piazza Oberdan e cortile Appannaggio: se lo fate con uno scooter, tanti auguri, perché rischiate di ammazzarvi ogni venti metri. E stiamo parlando del centro storico, non di una via periferica.  E guardate come si fanno i lavori. Lungo la pista ciclabile del corso, gli scivoli per carrozzelle in corrispondenza dei passaggi pedonali hanno un gradino di 7-8 centimetri, che inibiscono l’uso cui sono destinati. E che dire, ad esempio, dello scivolo per disabili che, dal parcheggio dietro lex gabinetto di analisi del vecchio ospedale, porta ai giardinetti che danno accesso al corso. Se per caso una carrozzella lo imboccasse, si schianterebbe contro il muro dell’ospedale.  A chi spetta controllare queste cose se non al direttore dei lavori? Ma c’ è un direttore dei lavori? “.

Anche il ruolo della Polizia Municipale deve essere centrale e più concreto. “La Polizia Municipale – secondo l’avvocato – pensa soprattutto ai divieti di sosta, ma solo a quelli riguardanti il disco orario e non anche, ad esempio, quelli riguardanti la sosta sui marciapiedi, se non occasionalmente e solo se chiamati da qualche interessato direttamente; la velocità continua a regnare sovrana; di notte nessuno è presente dopo le undici di sera.  I rumori della movida hanno raggiunto livelli insopportabili: nessuno fa rispettare le regole dopo la mezzanotte e questo non spetta alla Polizia o ai Carabinieri, ma alla Polizia Locale, perché le regole le detta il Comune.  Insomma, gli agenti della cosiddetta Polizia Municipale continuano a comportarsi come se fossero ancora Vigili Urbani.  Alla cacca e alla pipì dei cani si è aggiunta quella degli esseri umani, in quanto, dal 2010 ad oggi, sono cresciute enormemente le attività di mescita di bevande altamente diuretiche: dove vanno a fare i loro bisogni quelli che bevono birra per la strada, nei pressi dei locali? Dentro i locali? Manco per niente, la fanno per strada. E quando non piove le strade puzzano. Servizi pubblici niente”.

E conclude: “Lo so che ragiono ancora da Difensore Civico, anche se non lo sono più da cinque anni; ma, abbiate pazienza, sono stato l’ultimo Difensore Civico e, ormai, lo sarò per sempre”.

(Cristina Amici degli Elci)

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