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Cronaca

JESI MATTEO MARASCA: “IL PD VA COMMISSARIATO E PER VINCERE DEVE RITORNARE TRA LA GENTE”

JESI, 24 giugno 2017 – Non ci sono scusanti per la brutta figura fatta dal PD nelle ultime consultazione amministrative di domenica 11 giugno; “una sconfitta netta e chiara”, ha dichiarato Matteo Marasca convinto che la formazione politica che un tempo era il partito politico più rappresentativo “è arrivata impreparata e senza un vero progetto elettorale”.

Matteo Marasca

Matteo Marasca, personaggio di spicco del Partito Democratico, ha voluto convocare la stampa per esprimere la sua “opinione sul voto e sulla situazione politica” venutasi a verificare; lo ha fatto scegliendo un quartiere che un tempo sosteneva il PD, ma che nell’ultima consultazione ha mostrato preoccupanti segni di frenata.

“Il PD – ha detto Marasca – deve tornare ad essere un partito di incontro e al tempo stesso di ascolto per chi sta all’esterno”. Secondo Marasca il PD ha toccato i minimi storici di consensi per mancanza di una classe dirigente e per questo ha dichiarato che “di fronte a questa sconfitta occorre azzerare i vertici” auspicando l’arrivo di “un commissario che promuova un congresso che chiami gli iscritti a scegliere da chi essere guidato dopo l’estate”.

Alla domanda di un giornalista che chiedeva se adesso fosse possibile fare le cosi dette “primarie” Marasca ha ribadito che queste non si possono fare all’ultimo momento; “a Jesi non sono state fatte – ha detto – Non so se avremmo vinto”. Sempre in tema di preparazione al voto e alla luce dell’enorme consenso ottenuto dal Sindaco uscente, Marasca ha affermato che “una campagna elettorale contro uno come  Bacci doveva iniziare almeno due anni prima”, dunque con largo anticipo e non nella immediatezza della consultazione che ha fruttato al PD un misero 15% “che a Jesi non ci può stare e che addirittura è inferiore a due liste in lizza”.

Alla domanda se si candida alla carica di segretario cittadino del PD Marasca tergiversa, ma poi, alla fine entra nel merito: “in questo momento non mi ci vedo, però se condivideranno le mie idee e le mie proposte e se non ci fossero alternative, Si”. Sempre secondo Marasca il partito dovrebbe reggersi su tre importanti ed essenziali pilastri: la Segreteria, la Direzione e l’Unione comunale supportati da attivisti convinti del ruolo che il Partito Democratico ha sempre avuto nella nostra città.

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