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Cronaca

JESI OSPEDALE ‘CARLO URBANI’, E’ UNA QUERELLE CONTINUA

JESI, 5 dicembre 2017 – Il Tribunale diritti del malato replica al Sindaco di Jesi Massimo Bacci dopo che quest’ultimo aveva ieri fatto notare come l’impegno dell’amministrazione jesina fosse stata fin qui massima ed attenta per cercare di risolvere i problemi del nosocomio locale.

“In merito alla conferenza stampa tenuta dal Sindaco sul ruolo dell’Amministrazione comunale jesina – scrive il coordinatore Pasquale Liguori – sulle numerose problematiche della sanità in Vallesina restiamo profondamente delusi per l’affermazione dello stesso Sindaco e dell’Assessore Quaglieri quando dicono che ‘il Comune ha fatto tutto quello che doveva fare , ora aspetta quello che avrebbe dovuto fare l’ASUR’. Ma noi ci chiediamo: cosa ha fatto sino ad ora l’Amministrazione comunale? Qualche sopralluogo nel Carlo Urbani che ad onor del vero non ha portato risultati tangibili per i cittadini vedi Pneumologia, vedi Pronto Soccorso, vedi liste di attesa. E allora noi ci permettiamo di portare a conoscenza del cittadino i poteri in ambito sanitario attribuiti dalla legge 502/92 ai Sindaci attraverso la Conferenza dei Sindaci della Vallesina: definisce, nell’ambito della programmazione socio-sanitaria, le linee di indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale; esamina ed esprime pareri sul bilancio pluriennale di previsione e di esercizio della ASL di riferimento; esprime pareri sull’operato del Direttore generale dell’ASUR di riferimento e può richiedere alla Regione la revoca del medesimo nel caso previsto dal comma 7 della legge 502/92 (quando ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon  Ci sembra pertanto –conclude la nota – che di potere il Sindaco ne abbia eccome. Abbiamo sentito pertanto la necessità di verificare l’operato della Conferenza dei Sindaci nella passata legislazione  e quindi abbiamo inoltrato all’amministrazione comunale una richiesta di accesso agli atti per capire quante volte si è riunita, cosa ha deliberato e quanti Sindaci hanno preso parte alle riunioni”.

Insomma il Tribunale dei diritti del malato chiama in causa il primo cittadino invitandolo ancora a verificare ed intervenire. La querelle continua, i cittadini attendono di verificare miglioramenti alle loro richieste e necessità.

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