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Calcio

JESI PALAZZO CAROTTI-HONORATI, UNA CORNICE PERFETTA PER LA MOSTRA SUL CALCIO

JESI, 24 giugno 2018 – Sono le donne quelle che al termine della visita della mostra “In viaggio con la storia del calcio” esprimono i pensieri più entusiastici su quanto esposto nelle stanze del Palazzo Carotti-Honorati, che un tempo ospitavano gli uffici della Pretura jesina. Molte di loro, uscendo dallo stabile, hanno voluto scrivere sul registro dei visitatori giudizi e apprezzamenti per i circa duecento reperti raccolti dal Museo del Calcio e  presentati dall’Associazione Italiana Cultura Sport, grazie alla disponibilità di Enrico Brazzini ed al sostegno di Regione Marche, Comune di Jesi, Coni e dell’Unione Stampa Sportiva Italiana.

Ad essere onesti dobbiamo dire che ci si aspettava un maggior numero di visitatori, ma in questa prima settimana di apertura questo non è avvenuto; già domani, però, questo andamento potrebbe modificarsi perché coloro che già hanno visitato questo insolito museo composto da cimeli del calcio mondiale e dalle “divise” delle squadre che a quelle competizioni hanno partecipato con successo. Non solo divise, però, anche qualche oggetto risalente a prima che fosse indetto il primo campionato mondiale di calcio, vale a dire il 1930. Già, perché in una delle prime bacheche che contengono i reperti è possibile vedere palloni e divise delle due squadre internazionali (Gran Bretagna e Scozia) che avrebbero dovuto disputare il primo incontro di calcio internazionale.

Al di là delle curiosità conservate nella bacheche o esposte al pubblico che potranno essere ammirate fino al 30 giugno prossimo, i visitatori hanno avuto l’opportunità di apprezzare anche le bellezze dello storico Palazzo, la cui costruzione risale al XVI secolo e che fino al secolo XVIII fu oggetto di continui abbellimenti come nel caso degli splendidi soffitti che ben si abbinano ai tanti colori della magliette dei calciatori. In molti sono stati sorpresi con lo sguardo rivolto verso l’alto e con le macchine fotografiche pronte per immortalare quel magnifico spettacolo.

Purtroppo il Palazzo Carotti avrebbe urgente bisogno di qualche restauro, in particolare in alcune stanze non utilizzate per la mostra sul calcio. In una di queste appare evidente una infiltrazione d’acqua dal tetto che, oltre ad interessare parte del soffitto affrescato, sta scendendo lungo la parete, fino a terra.

Qualche visitatore, inoltre, ci ha fatto notare una stranezza; se quel palazzo è normalmente chiuso al pubblico, perché una stanza del primo piano è stata occupata da persone che, in un cartello affisso all’ingresso, ne vietano l’accesso. Chi ci ha fatto questa segnalazione si è chiesto se tutti quegli spazi vuoti di Palazzo Carotti potranno essere utilizzati dal Comune per soddisfare le tante richieste di spazi avanzate dalle numerose Associazioni operanti in città.

Sedulio Brazzini

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