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Cronaca

JESI IL PD FA MELINA SULLA SANITÀ LOCALE, E GLISSA SULLE SPINE DEL PRONTO SOCCORSO: DELUSIONE TRA I PRESENTI AL CONVEGNO

JESI, 24 maggio 2017 – Erano in tanti, questo pomeriggio (24 maggio), ad aver accolto l’invito del Partito Democratico per il convegno su “Welfare tra pubblico e privato. Obiettivo salute” ospitato nella “Sala del Lampadario” del Circolo Cittadino. All’evento hanno partecipato, oltre all’organizzatore, il candidato alla carica di Sindaco per conto del PD, Osvaldo Pirani, il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il Direttore generale dell’Asur Marche, Alessandro Marini, il presidente di COOS Marche, Giampaolo Gherardi  e Maurizio Andreolini.

“Quello della salute e della sanità è un problema importante che dobbiamo risolvere con le risorse economiche che abbiamo a disposizione” ha esordito in sostanza Ceriscioli che nel suo lungo e sintetico intervento ha messo in evidenza le eccellenze della sanità marchigiana, a cominciare dal reparto di cardiochirurgia dell’ospedale regionale di Torrette.

L’amministratore regionale, però, non ha nascosto  alcune criticità presenti nel sistema, a cominciare dai pronto soccorso, dalla necessità di migliorare certi servizi. A tale proposito ha portato delle cifre come quelle dei marchigiani “costretti” a richiedere assistenza fuori regione; sarebbero tra i 3 ed i 400 pazienti; “se il sistema marchigiano funziona – ha affermato Ceriscioli – riusciremo a far tornare nella nostra regione quei malati”. Se ciò avvenisse le centinaia di migliaia di euro necessarie a pagare le altre regioni rimarrebbero a disposizione della sanità regionale e potrebbero aiutare l’occupazione nelle nostre strutture. La sanità, ha detto in pratica il Presidente, non è solo ospedale; se ci si focalizzasse solo sui nosocomi c’è il rischio di perdere di vista altri obiettivi quali l’assistenza agli anziani, i servizi, le case di riposo, ecc.

Il Direttore Marini ha iniziato il suo intervento sottolineando la necessità di superare le differenze esistenti tra le varie zone delle Marche; ha poi analizzato i vari interventi legislativi nazionali e della Comunità Europea che hanno influito (e continuano a farlo) sulla sanità, a cominciare dall’orario di lavoro del personale. Ha poi rimarcato come le Marche siano da tempo l’unica Regione ad avere una Azienda Sanitaria unica ormai da molti anni, scelta che altre regioni stanno ora valutando per attuate. Anche Marini ha messo il dito nella piaga del Pronto Soccorso che si fa sempre più grave al punto tale che può capitare che bandi di concorso specifici finiscano per non essere accettati dai medici. Sul tema della sanità privata (che qualcuno, giustamente, ha fatto notare che è sempre un costo per la comunità) Marini ha detto che nelle Marche essa incide per l’8 – 10%, ben poca cosa rispetto a regioni dove si supera il 30-40%.

Gherardi, ha fatto il punto sulla cooperazione sociale evidenziando come il territorio comunale jesino sia molto ricco con quasi 450 operatori impegnati, oltre ai 60 che operano per il comune.

Un pomeriggio ricco di notizie di carattere generale sulla sanità, ma – fino al momento in cui siamo rimasti in sala per poi uscire e scrivere questo “pezzo” – con pochi riferimenti alla situazione jesina.

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