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Cronaca

JESI SCHIAFFI ALL’AMBIENTE, DAI CORSI D’ACQUA ABBANDONATI ALLE DISCARICHE A CIELO APERTO

I detriti accumulati per l’incuria riservata al corso d’acqua

JESI, 22 maggio 2017 – Si continua a dare schiaffi all’ambiente consci del fatto che tanto nessuno controlla. Ecco allora che nelle zone di campagna, sia a sud o a nord della città, assistiamo a veri e propri scempi della natura.

Cominciamo prendendo spunto dalla segnalazione di un nostro lettore che ha scritto questo messaggio: “Mi ricordo che un anno fa circa, si era annunciato che da li a poco sarebbero iniziati i lavori di pulizia lungo il corso del fossato che corre tra via Montacappone e via Montesecco. In particolare – precisa il cittadino – i ponticelli in fondo a via Burrone e via Cippo Martiri e l’altro ponte sul fosso che collega via Montesecco con via Montecappone. Ogni volta che fanno due gocce d’acqua i ponti si riempiono di terra perché il corso del fosso passa sopra. A distanza di un anno circa i lavori non sono poi mai stati eseguiti”. La lettera del nostro lettore (S.G. per la cronaca) si conclude denunciando di vedere  molto spesso tanta “terra in mezzo alla strada”.

I detriti lasciati ai bordi della strada

La situazione del piccolo canale che, con difficoltà, siamo riusciti a vedere, ma non perché non sapevamo dove fosse, ma perché tutto coperto da una fitta vegetazione che rende difficile anche l’individuazione dell’acqua, in effetti, come ci diceva il proprietario di un appezzamento di terreno che confina con il corso d’acqua, ogni qualvolta si verifica un violento acquazzone l’acqua invade il campo perché l’alveo del torrente è stracolmo di vegetazione. L’ultima volta che ciò è accaduto il terreno di riporto ha ostruito l’accesso ad una costruzione in muratura. Anche questo cittadino, come quello che ci ha inviato la mail, si domanda che fine abbia fatto l’annunciato inizio del lavori di pulizia del corso d’acqua.

Nel caso appena descritto la responsabilità ricade pienamente sulle istituzioni locali le quali, interessate più allo spostamento del monumento a Pergolesi, perdono di vista  problemi più vicini al cittadino.

L’acqua trasporta di tutto che poi si deposita nei campi

Arriviamo ora al secondo caso. Questa volta i responsabili dello scempio sono persone che di civile vestono solo gli abiti, per il resto si tratta di persone incivili che mirano solo al guadagno senza rispettare l’ambiente. In questo caso ci troviamo in vai S. Maria del Colle, una strada di campagna che attraversa la parte collinare a sud della città. Qualche vandalo ha scelto un lato di quella strada, quello che si trova in un tratto pianeggiante, per scaricarvi i resti di una pavimentazione o di un rivestimento in pietra; detriti che in parte sono anche precipitati lungo la scarpata laterale. Un vero e proprio schiaffo alla natura sferrato da chi magari poi si lamenta perché le strade sono dissestate o le fognature non sono sufficienti a raccogliere l’acqua piovana.

Di fronte a questi episodi di menefreghismo non basta l’indignazione, occorrerebbe una vera e propria presa di posizione da parte di chi è convinto che bisogna curare la terra dove viviamo e salvaguardarla dagli scempi.

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