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Cronaca

JESI GIORNATA DEI MUSEI ECCLESIASTICI: “SE SCAMBIO, CAMBIO”, UN MUSEO A PORTATA DI MANO

JESI, 19 ottobre 2017 – Dopo le giornate del FAI che hanno aperto le porte a siti di interesse culturale solitamente chiusi, arriva la quinta edizione delle “Giornate AMEI”, acronimo, quest’ultimo, che sta per Associazione Musei Ecclesiastici Italiani alla quale aderisce anche il Museo Diocesano di Piazza Federico II.

Sfruttando questa iniziativa “il Museo jesino si apre ad un nuovo pubblico e diventamuseo a portata di manopresentandosi in questa veste nelle due giornate dei Musei Ecclesiastici.

Nello spirito del mottose scambio, cambioè stato previsto uno scambio con il Museo Tattile Statale Omero – leggiamo in una nota –  sabato 21 ottobre alle ore 17 il prof. Aldo Grassini, Presidente e fondatore del Museo Omero di Ancona, parteciperà alla presentazione del percorso tattile proponendo una riflessione sull’accessibilità della bellezza ai non vedenti.

Sarà presente all’incontro anche l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Jesi, Maria Luisa Quaglieri”.

La collaborazione tra Jesi e Ancona si riproporrà nel periodo pasquale del prossimo anno quando il Museo diocesano “offrirà presso la Mole di Ancona, un laboratorio per bambini dedicato ad uno strumento processionale, la “battistangola”, partendo da un approccio non visivo”.

Il giorno successivo, domenica 22 ottobre, dalle ore 17 alle 20, a coloro che visiteranno il Museo diocesano sarà richiesto “un cambio di ‘senso’ da impiegare nella visita: oltre agli occhi anche le mani saranno chiamate in causa per sperimentare l’approccio non visivo di alcune opere”.

A condurre la visita ci “sarà la dottoressa Serena Stronati, non vedente, laureata in lingue e letterature straniere, con il sogno nel cassetto di diventare guida turistica, che ha potuto ‘vedere’ le opere del museo per la prima volta grazie al percorso tattile ideato e che si è resa disponibile per far vivere al pubblico questa nuova esperienza”.

Due giornate ricche di novità, intriganti che senza dubbio non mancheranno di coinvolgere sia visitatori “normali” che ipovedenti o non vedenti.

s.b.

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