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Cronaca

JESI SMANTELLATI GLI ORTI IN VIA KARL MARX, INDIVIDUATE ALTRE SOLUZIONI

JESI, 4 gennaio 2018 – Già in passato avevamo denunciato i disagi sofferti da quei cittadini ai quali il Comune aveva assegnato un piccolo appezzamento di terreno nella zona Zipa, in particolare quelli che si affacciavano su via Karl Marx; molto spesso il loro lavoro andava in fumo a causa dei continui furti e atti vandalici che quelle piccole piantagioni subivano.

Una situazione che anno dopo anno ha convinto i circa 20 conduttori ad abbandonare quegli “orti”, lasciandoli in mano a vandali e zingari.

Stante questa situazione il Comune, vista l’impossibilità di assicurare una adeguata sorveglianza, ha deciso di smantellare quegli orti e ricercare altre soluzioni per coloro che li gestivano.

Gli orti urbani saranno ricavati su altre proprietà comunali, in modo da consentire ai “vecchi” assegnatari di “coltivare” la loro passione.

Come primo passo il Comune ha deciso di convocare gli assegnatari dei lotti di via Marx per un confronto con l’assessore al volontariato, Paola Lenti; “allo stesso tempo – leggiamo in una nota – sarà disposta una verifica della situazione di utilizzo delle aree ortive situate in zona Granita, l’altra area che a suo tempo era stata destinata a tale progetto (12 gli spazi già assegnati) per valutarne il mantenimento”.

Ma l’area Granita non è l’unica presa in considerazione dal Comune, gli uffici tecnici, infatti, avrebbe individuato ben 7 zone diffuse sul territorio comunale.

Orti potrebbero essere ricavati in via Ancona, viale Don Minzoni, tra via Rosini e Colle Paradiso, in via Latini, Piazzale Don Milani nei pressi della Formace, a valle del quartiere che insiste su via Fausto Coppi, in via Sentino e tra via Tessitori e viale Don Minzoni.

Con questo ventaglio di possibilità a disposizione “la Giunta ha dato mandato agli uffici di predisporre gli atti conseguenti, a partire dalla predisposizione di un piano programmatico di attuazione contenente costi e priorità di allestimento”.

“Gli orti urbani – ricorda il Comune – sono assegnati dietro presentazione della relativa domanda da parte di soggetti in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. Hanno finalità sociali, educative, ricreative e terapeutiche; inizialmente pensati per soggetti anziani o in marginalità sociale, sono ora destinati anche a famiglie indigenti come integrazione al reddito e a scuole per attività didattica”.

s.b.

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