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Cronaca

JESI IL SOGNO SETTEMBRINO DELLA CASA DEL POPOLO, STEFANO BORNIGIA: “UNA FESTA DELL’UNITÀ AL CAMPO BOARIO”

JESI, 7 agosto 2017 – Il progetto c’è, il contenuto pure, il luogo anche. Il progetto è ridare vita alla Festa dell’Unità, il contenuto è ritornare protagonisti sulla scena politica jesina, il luogo è il Campo Boario. Manca solo la data che più o meno dovrebbe essere verso la metà di settembre. Una “tre giorni” che alla Casa del Popolo stanno pianificando in ogni dettaglio.

Stefano Bornigia

Tutto è nato, neanche a dirlo, da una idea di Stefano Bornigia, segretario cittadino a tempo determinato ma con le idee molto chiare e concrete. D’altra parte il portavoce Pd gli antichi fasti della Festa dell’Unità jesina li ha ancora vivi davanti agli occhi. Dai battesimi  nella sezione di via Roma quando l’allora gruppo dirigente metteva sulla graticola bistecche e salsicce, al Campo Boario dove il segretario Massimo Fiordelmondo era costretto a passare le notti in bianco dopo i turni in ferrovia, per arrivare a Porta Valle, culmine delle Feste dell’Unità.

“Quanti ricordi a Porta Valle”, sussurra Bornigia. Già, davvero quanti ricordi. Per l’allora Pds e poi Ds la kermesse politica jesina aveva assunto l’alone dell’evento: dieci giorni di cucina, musica, dibattiti. Arrivavano tutti, ma proprio tutti. Un parterre di prima importanza regionale che vedeva la presenza di figure di primo piano: dai deputati ai consiglieri regionali. Fino ai portaborse e qualche trombato in cerca di incarichi.

Poi il declino. Dalla Festa dell’Unità alla Festa Democratica al Parco del Ventaglio. Ma era già tutta un’altra cosa. Però si parlava del nuovo ospedale che stava prendendo il posto di quello di viale della Vittoria. Una meraviglia, un progetto da favola. La realtà, purtroppo, alla fine ci ha raccontato che la storia non era esattamente quella.

La Casa del Popolo, sede storica del Pd jesino

Alla fine la festa si è dissolta. Le bistecche non tiravano più e nemmeno i dibattiti. È calato il silenzio alla Casa del Popolo. “Adesso basta” ha tuonato pochi giorni fa Bornigia. “La festa dell’Unità la dobbiamo fare, il partito c’è e si deve vedere”.

La chiamata alle armi sembra che abbia funzionato ma il portavoce democrat non vuol mettere il carro davanti ai buoi: “Ci stiamo ragionando, anzi ci stiamo lavorando”. Il che è tutto dire se lo dice un signore che si chiama Stefano Bornigia.

E gli spazi come detto saranno quelli del Boario, dove la Festa dell’Unità è nata e dove aveva un senso. Già, la macchina della festa, un po’ imballata ma non bloccata, si rimette in moto tra un sussulto d’orgoglio e un sospiro di sollievo. Ecco il sogno settembrino della Casa del Popolo…

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