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JESI TALITA FREZZI SCRITTRICE: LIBRO DI FAVOLE ILLUSTRATE ISPIRATO ALL’INFANZIA DI FEDERICO II

JESI, 16 ottobre 207 – Una presentazione a misura di bambino quella di ieri al museo Federico II Stupor Mundi di Jesi che ha accolto la presentazione del primo libro di favole interamente ispirato all’infanzia di Federico II di Hohenstaufen, re di Germania, di Sicilia, di Gerusalemme e Imperatore del Sacro Romano Impero, nato a Jesi nel  1194.

Il libro, intitolato “Chiamatemi Federichino”, è firmato da Talita Frezzi, scrittrice e giornalista jesina, ed é stato  presentato alla presenza dell’autrice e  di Martina Meta Molinari che ne ha curato le illustrazioni originali.

Hanno partecipato all’incontro il sindaco di Jesi, Massimo Bacci,  William Graziosi segretario generale della Fondazione Federico II Stupor Mundi, Franca Tacconi vice presidente della Fondazione Federico II Hohenstaufen di Jesi; il tutto coordinato dalla maestria della  giornalista Simona Marini.

“Chiamatemi…Federichino!” , di Talita Frezzi, illustrazioni di Martina Meta Molinari, con prefazione di Pippo Franco, realizzazione grafica di Doriano Grilli, stampa Tecnoprint New di Ancona, è un libro di favole illustrate (sono 8 come il numero che più volte ricorre nella costruzione fortificata di Castel del Monte) elaborate tra mito/storia e fantasia per raccontare ai bambini chi era l’imperatore Federico II di Svevia, dalla nascita ai primi anni di vita.

Un libro inedito, un progetto editoriale e didattico senza precedenti, già in vendita con successo presso il bookshop del Museo Federico II Stupor Mundi e presso le librerie Kiriku e Libreria dei Ragazzi.

Il testo è redatto in italiano e in tedesco, proprio per valorizzare le radici dell’imperatore che apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen (traduzioni  cura di Klaus-Wilhelm Gérard).

“Con la realizzazione di questo libro ho realizzato un sogno ” ha detto visibilmente emozionata l’ autrice Talita Frezzi “in questa piazza cosi particolare dove é nato Federico II , sono nata anche io, mi sono scoperta giornalista, ho percorso questa via per quasi 20 anni, sono cresciuta qua come donna come professionista ed ho un rapporto particolare con questi luoghi, ne ho subìto il fascino” continua “ho deciso di scrivere questo libro dedicato ai piccoli di oggi pionieri del domani, che, a differenza di noi adulti e piu simili a Federico II , non hanno sovrastrutture, sono propensi ad aprirsi all’ altro, sono curiosi, amano senza neanche saperlo, la multiculturalità.”

Sono seguiti  ringraziamenti di rito e la dedica più importante , quella al padre che dice la Frezzi “Spero mi guardi dall’ alto , é la stella che illumina i miei passi”.

Cristina Amici degli Elci

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