Cronaca
JESI TENSIONE AL SIT-IN DI “LIBERA AZIONE”: SICUREZZA E LEGALITÀ INNESCANO LA PIAZZA DELLA POLITICA
14 Novembre 2015
JESI, 14 novembre 2015 – Le premesse per un flop c’erano tutte, ma poi qualcosa è cambiato e la manifestazione indetta da “Libera Azione” ha avuto un insperato (per gli organizzatori) successo.
Che cosa è successo? Questa una breve cronistoria. Poco prima delle 10,30 di oggi (14 novembre) – orario d’inizio della manifestazione – di fronte al portone (chiuso) del Palazzo Comunale si sono ritrovati in 4/5 sostenitori della protesta per il “degrado urbano, aumento dei furti, truffe, violenza, immigrazione selvaggia” della città: “Basta!” era scritto sul manifesto che invitava a partecipare al sit-in per chiedere sicurezza, reclamare legalità, “gridare basta accoglienza indiscriminata”. Nessuno, se non quanti transitavano in Piazza Indipendenza per visitare le bancarelle del mercato settimanale, si sarebbe accorto della dimostrazione se non fosse sopravvenuta l’imprevisto. Un gruppo di giovani appartenenti al centro sociale autogestito Tnt ha voluto disturbare la dimostrazione ponendosi davanti ai cartelloni per coprirli. Dopo un po’ di tempo, vista l’irremovibilità dei giovani, gli organizzatori, tra cui Massimiliano Lucaboni, hanno preferito spostarsi e posizionarsi in piazza della Repubblica. Un trasferimento al quale è subito seguito quello dei giovani del Tnt e di un altro gruppo che stava dimostrando contro le trivellazioni dell’Adriatico con l’intento di salvare il tratto di mare e difendere le Marche. Anche in piazza della Repubblica è andata in scena la stessa commedia: i promotori dietro con i loro manifesti, giovani del Tnt davanti a loro, contestatori delle trivelle tutti intorno. Come contorno a questo agglomerato umano agenti della Polizia di Stato guidati da dirigente, Dott. Massara, Carabinieri del locale comando stazione e tanti curiosi, trasformatisi in involontari lettori delle ragioni della protesta di “Libera Azione“. Grazie alla presenza delle forze dell’ordine tutto è filato liscio, salvo qualche sfottò e la soddisfazione di “Libera Azione” che non si aspettava certo così tanta pubblicità ai suoi reclami.