Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI VIA FRANCESCO BARACCA: LA MONNEZZA A CIELO APERTO

JESI, 24 ottobre 2017 – Si chiama via Francesco Baracca, una strada privata con tanto di cartello che indica e stabilisce questo, a ridosso dell’ascensore all’interno del Parco del Vallato per salire nel centro storico. E’ una traversa di via Gallodoro che si collega con via Luigi Pieralisi e via delle Setaiole.

Un quartiere nuovo ma già vecchio perché nuovo non lo è mai stato. Una lottizzazione mai completata anche se l’abitabilità ai proprietari di poter accasarsi è stata data nel febbraio 2008 ed il permesso a costruire è stato rilasciato nel 2006: 11 anni fa.

Mai le opere di urbanizzazione sono state completate anche se i residenti hanno versato per intero ed in contanti quanto loro dovuto.

A dimostrazione che di pubblico in questo quartiere non c’è niente o quasi, il fatto che la raccolta differenziata non è stata mai avviata e che la segnaletica lungo la strada è di colore giallo: il che significa lavori in corso. E poi manto stradale come una gruviera, marciapiedi pericolosi, caditoie per il deflusso dell’acqua piovana più alte della sede stradale  (quando piove è tutto un lago….), segnaletica orizzontale e verticale non a norma.

Ebbene questa mattina alle ore 9,45, una delle tante mattine dell’intero anno, la situazione che si presenta è quella della foto e va anche detto che un cassonetto grigio è non funzionante, praticamente rotto da oltre tre mesi e, guarda caso, nessuno degli operatori addetti al travaso se ne è mai accorto o, al limite, informati chi di dovere, questi non hanno mai provveduto a ripararlo o sostituirlo.

Cittadini di serie B! E’ vergognoso vedere sotto o al fianco delle case immagini del genere e non è possibile che qualcuno possa imbattersi nel fetore di questi rifiuti e nella sporcizia non causata dalla maleducazione ma dal non funzionamento di una gestione che dimostra, almeno in questa via, scarso interesse.

L’amministrazione è stata informata anche con raccomandate ma, oltre a non aver ricevuto mai risposte scritte che chiarivano la situazione, nessun intervento concreto è stato mai messo in atto.

Esiste pure un lotto abbandonato dove dovevano essere costruite delle abitazioni ma l’unica cosa certa è che era e resta abbandonato dove da un decennio c’è di tutto: materiale edile, scarti di lavorazioni, sporcizia nascosta sotto l’erba incolta, distese di erbacce alte un paio di metri, sterpaglie, cespugli, cumuli di terra che stanno lì da anni, pseudo alberelli.

Le oltre 50 famiglie, con pazienza, attendono risposte: soprattutto fatti!

News