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JESINA CALCIO IL PRESIDENTE POLITA: “SPERO CHE QUESTA FORMA DI STALKING NEI MIEI CONFRONTI ABBIA A FINIRE”

JESI, 13 dicembre 2017 – Di Donato, il neo allenatore leoncello, ha diretto il suo primo allenamento con la squadra al completo tranne l’under Parasecoli ai box per un infortunio.

Domenica la Jesina ospiterà il Campobasso che a sua volta ha cambiato la conduzione tecnica riconsegnando la panchina a mister Foglia Manzillo che era stato esonerato per Masecchia solo un mese fa.

Il presidente Marco Polita ci ha detto: “Di Donato è un allenatore giovane, motivato e penso possa darci una mano importante. Il suo trascorso come calciatore è ben noto e se è stato capitano ad Ascoli e Palermo qualcosa vorrà dire. Sono convinto che ci potrà aiutare ad uscire da questa situzione molto complessa. La scelta fatta è stata condivisa da tutta la società e per ciò che riguradano i giocatori al momento nessun della rosa ha manifestato l’intenzione di volersene andare. In entrata poi non è previsto alcun innesto e pensiamo che la rosa per concludere la stagione ed ottenere l’obiettivo è questa e questa sarà. Il budget l’abbiamo superato e non intendiamo andare oltre”.

Al presidente, sappiamo bene, non è andato giù lo striscione di due domeniche fa contro di lui appeso alla rete della curva con su scritto: “Polita vattene“.

Perché quello striscione? Che significato ha?

“Con ogni probabilità – la risposta di Polita – a maggio giugno del prossimo anno, se non si retrocederà, ci potrebbe essere un aiuto concreto. Chiudere un rapporto così è molto deludente. Ho cercato di interpretare gli umori e l’opinione della gente e penso di aver individuato alcuni punti significativi. Il primo riguarda il ritorno di Bugari lo scorso anno al posto di Vagnoni come allenatore: una nicchia di tifoseria non l’aveva condivisa anche se all’atto pratico quella scelta ha portato i risultati del campo che ci aspettavano. Il secondo punto riguarda la non condivisione di altri tifosi del fatto che non è stato rinnovato il rapporto di collaborazione qualche mese fa con la consulente esterna (Tardella; ndr). Da parte mia rispetto le posizioni di ognuno ma è chiaro e spero che questa forma di stalking nei miei confronti cessi: è un auspicio. Ne sto subendo le conseguenze anche a livello personale. Da undici anni a questa parte ho fatto sempre il bene della Jesina e quello striscione ha il sapore di una sorta di persecuzione. La mia quotidianità sta cambiando, l’amarezza è enorme”.

 

evasio santoni

 

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