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Chiaravalle

LETTERE & OPINIONI CHIARAVALLE: IL PUNTO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA PER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE

CHIARAVALLE, 16 febbraio 2018 – Da settimane a Chiaravalle è iniziata la campagna elettorale per le prossime amministrative di Maggio, un confronto mai così brutto e confuso, fatto di insulti, insinuazioni, minacce oppure narrazioni favolistiche e vanagloriose.

Miasmi e mezze verità, il terreno migliore per chi è abituato a far politica nelle fogne e per gli smemorati  la cui storia politica è fatta di tanti “ex”.

Rifondazione Comunista, tanti ce  lo riconoscono aldilà del condividere o meno le nostre valutazioni, è stato ed  è soggetto coerente e propositivo, vuole continuare ad esserlo. Per questo contribuiamo con una nostra riflessione non solo per chiarezza ma pure per aprire il confronto su questioni che ci sembrano dimenticate o sottovalutate.

Intanto  sulle alleanze, Rifondazione Comunista si allea con il popolo cioè le persone e i soggetti che in questi anni hann , anche attraverso il conflitto e la concreta testimonianza, difeso i diritti sociali, praticato solidarietà attiva, accolto i migranti, praticato l’impegno antifascista, quindi poco ci interessa il “noantrismo  civista “ confuso , lo “strapaese” perbenista rifugio di ipocrisie, men che meno, però, ci interessa, chi come il PD, in coerenza con un passato amministrativo a cui, spesso soli, abbiamo fatto opposizione,  ha modellato una Chiaravalle senza un progetto e senza un futuro, sia sul piano delle scelte urbanistiche sia su quello sociale ed economico.

Veniamo ora al concreto, l’amministrazione uscente , un po’ come il personaggio di Ecce Bombo, “ha fatto cose”, in alcuni casi necessarie, in altre indifferibili: asfaltature , illuminazione pubblica, la messa in sicurezza della discarica e di alcuni edifici pubblici, altre le ha narrate con un’ enfasi inversa ai fatti, si pensi a Piazza Mazzini dove, quando saranno terminati i lavori tutti potranno vedere il topolino partorito da un monte di parole. L’essenziale però manca. Partiamo dall’ urbanistica, se è vero che sono state bloccate alcune scelte, a cominciare dall’ area fintecna, che avrebbero gridato vendetta se realizzate, è vero pure che alcune di queste sono avvenute dopo che Rifondazione, per prima le aveva segnalate ( vedi il megastore di Camerata e le lottizzazioni  commerciali già in atto a Grancetta) resta il fatto però che i no necessari non fanno un proposta e la città manca da anni di uno strumento urbanistico, da noi sempre caldeggiato, degno di tal nome ( tanto che un po’ di tempo fa anche la Giunta, solo a parole, affermava, finalmente, la necessità di un “nuovo piano regolatore”) a ciò si aggiunga che a Chiaravalle c’è stato il crollo del valore degli immobili (più che altrove) segno di una ridotta attrattività ma pure occasione per progettare e governare la ristrutturazione ( se si avesse un progetto). Così come la questione dei servizi sanitari che dopo una straordinaria partecipazione popolare per difendere l’ Ospedale , ci regala invece ogni giorno un servizio in meno e una difficoltà in più.

Nel frattempo, la cessione delle quote di Conero bus, la vicenda di Multiservizi e Extra portano ulteriori e striscianti privatizzazioni, la viabilità cittadina è rimasta invariata e caotica e con essa i problemi, a cominciare dalla non scelta di pedonalizzazione i Corso Matteotti  ma soprattutto con una situazione di inquinamento atmosferico di cui da anni non si pubblicano più i dati.

I dati ci sono invece sull’ occupazione, drammatici, ma solo perché più volte, Rifondazione li ha cercati, elaborati e resi pubblici, ma conoscere non basta, e una città che rischia di perdere gli ultimi brandelli della Manifattura tabacchi ( per secoli fulcro economico della città) non riflette e non si ripensa lasciando sfiorire un’ importante volano quale è l’essere città natale di Maria Montessori con una fondazione che traccheggia senza valorizzare una miniera come questa.

Insomma a nostro giudizio quello che appare è molto diverso dalla realtà irta invece di problemi non affrontati e spesso nascosti.

Contribuisce a questo effetto “ottico” uno spaventoso rinsecchimento della vita democratica cittadina, sparite le assemblee pubbliche, a cominciare da quelle canoniche sul bilancio comunale, chiuso il giornale comunale, trasformate le occasioni pubbliche di confronto in manifestazioni di propaganda, è diventato molto più difficile per l’opinione pubblica avere elementi di giudizio e di confronto, tutto galleggia in uno squallido dibattito, spesso su media semiclandestini, tra corifei attempati rabbiosi e smemorati e personaggetti di varia natura, sintomo grave della  crisi della politica.

Rifondazione propone un confronto sulla verità, e sin d’ora è disponibile a farlo pubblicamente, Rifondazione si candida per ripristinare canali decenti di democrazia e di partecipazione.

Questo il sarà e continuerà ad essere il nostro contributo per la città.

Rifondazione Comunista Circolo L.Geymonat Chiaravalle

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