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LETTERE & OPINIONI MEETUP JESI: “CHI HA PAURA DEI CITTADINI?”

JESI, 9 novembre 2017 – Da cittadini che insieme ad altri hanno costituito il Comitato “No Torre Erap”, ci sentiamo solidali al Comitato “Nessuno tocchi Pergolesi” a cui esprimiamo tutto il nostro disappunto per la decisione dei “garanti” di inammissibilità del referendum legato allo spostamento della statua di Pergolesi.

Il referendum non si farà perché, secondo il Regolamento degli Istituti di Partecipazione, sui piani urbanistici e territoriali i cittadini non possono esprimersi. Spostare di qualche metro la statua dell’illustre concittadino pare faccia parte di un Piano.

Tradotto significa: caro cittadino, vota(mi) e poi taci. Nell’era del “civismo”, pare non sia consentito esprimere pareri discordanti, né tantomeno organizzarsi; qualunque sia la direzione verso la quale il cittadino critico osi muoversi, la motivazione presunta non verrà mai percepita come nobile, alta, o ispirata (ohibò) a canoni di bellezza, sarà comunque interpretata come bieca  “strumentalizzazione politica costruita ad arte alla vigilia delle elezioni”.

Ovviamente non ci sentiamo di escludere l’esistenza di camaleonti o arrampicatori ambiziosi, pur tuttavia vorremmo suggerire al sindaco di valutare anche la possibilità di coesistenza di tanti suoi concittadini capaci di mobilitarsi per un’idea che a loro pare meritevole, senza secondi fini o tornaconti personali. Sappiamo quanto possa apparire impossibile e che a certe sottigliezze sia preferibile il più banale cinismo. Da qui a demonizzare l’avversario attribuendogli strategie machiavelliche, il passo è pericolosamente breve, ma può assumere tinte perfino tragicomico.

La statua di Pergolesi va lasciata in pace: la piazza invece avrebbe bisogno di ben altri interventi. Così come la Torre Erap non va costruita né a San Giuseppe né altrove perché Jesi non ha bisogno di altro cemento. Sono idee dettate dal buon senso e seppure non sono condivise, in democrazia ci deve pur essere spazio per le opinioni di tutti.

Cittadini che si mobilitano per difendere un’idea o una parte di città in tempi di esasperato individualismo e di indifferenza per i beni comuni sono cittadini che non solo hanno già vinto, ma a cui si deve profondo rispetto.

Non altrettanto limpido e nobile appare il percorso di chi si schiera dalla parte di “legittimi diritti acquisiti in capo all’Erap” anteponendoli a quelli costituzionali dei suoi cittadini o si schiera dalla parte di carte e progetti che pianificano la città senza ascoltare la voce dei suoi abitanti.

L’appuntamento è per sabato 11 novembre al centro sociale l’Incontro via Tessitori PER LA FESTA “RISORGIPEPPE”: MUSICA PER TUTTI I GUSTI CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA TORRE ERAP  E PER UNA RIQUALIFICAZIONE SERIA E CONDIVISA DEL QUARTIERE SAN GIUSEPPE.

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